Economia

Calano i contributi climatici volontari degli acquirenti di Galaxus nel 2025

Inflazione e priorità cambiate riducono il sostegno ambientale in Svizzera e Germania

16 aprile 2025
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Lo shopping cosiddetto sostenibile sembra essere meno in voga: nel corrente 2025 i clienti di Galaxus - principale rivenditore online elvetico - hanno versato un contributo climatico volontario per il 10% degli ordini, a fronte di una quota del 12% nel 2022.

"Il numero di ordini con un contributo al clima è in continua regressione", afferma in un comunicato odierno la società, che parla di cambiamento di tendenza. In Germania - dove pure è attiva l'impresa - la flessione è stata ancora più marcata: si è passati dall'8% al 4% nel 2024, con un lieve recupero al 5% nel 2025. In entrambi i paesi si è fatto sentire l'impatto dell'inflazione, che ha aumentato il costo della vita e ha modificato le priorità della clientela, argomenta Galaxus.

A livello elvetico si osservano anche differenze regionali notevoli. Nel canton Zurigo il contributo viene concesso nel 13% degli ordini, a Berna si è al 12% e a Basilea all'11%; i Grigioni mettono a referto il 10%, mentre il Ticino è all'8% e figura nella fascia delle regioni meno generose in materia.

Gli acquirenti appaiono particolarmente motivati a fare un'offerta per la protezione del clima quando si tratta di abbigliamento. Il contributo minore si registra invece con gli ordini di accessori per veicoli e in quelli di prodotti informatici.

Stando a Galaxus i versamenti climatici del 2024 in Svizzera e Germania hanno permesso di ridurre o evitare l'emissione di oltre 96'000 tonnellate di CO2. Ciò corrisponde a circa 375'000 viaggi in auto di andata e ritorno da Zurigo ad Amburgo.