Economia

Aumento dei prezzi globali di cereali, carne e latticini ad aprile

La FAO segnala un incremento dell'1% rispetto a marzo, mentre calano zucchero e oli vegetali

2 maggio 2025
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Crescono i prezzi mondiali di cereali, carne e latticini, mentre scendono le quotazioni dello zucchero. È il bilancio di aprile stilato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) sulle quotazioni dei prezzi mondiali delle materie prime alimentari.

L'Indice dei prezzi alimentari della FAO, che tiene traccia delle variazioni mensili dei prezzi internazionali di una serie di prodotti alimentari scambiati a livello globale, ha registrato ad aprile una media di 128,3 punti, trainato dall'aumento delle quotazioni dei principali cereali, carne e prodotti lattiero-caseari, aumentando dell'1,0% rispetto a marzo e del 7,6% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.

Entrando nel dettaglio sono aumentati dell'1,2% i listini dei cereali nel confronto mensile. Questo per il grano, i cui prezzi globali sono leggermente aumentati, sostenuti dalla contrazione delle forniture esportabili nella Federazione Russa, il riso e il mais.

In aumento, sempre ad aprile rispetto a marzo, anche gli indici FAO dei prezzi della carne (+ 3,2%), con quotazioni in crescita in tutte le categorie di carne, guidate da quelle per la carne suina, e dei prodotti lattiero-caseari (+2,4 %), attestandosi fino al 22,9 per cento in più rispetto all'anno precedente. Diminuiti, al contrario, i listini dei prezzi degli oli vegetali del 2,3 per cento, anche se sono rimasti superiori del 20,7 per cento rispetto al livello di un anno fa, e dello zucchero (-3,5%) rispetto a marzo.

La FAO ha pubblicato oggi anche un nuovo Rapporto sull'offerta e la domanda di cereali, con stime riviste per il 2024 e nuovi approfondimenti sulle condizioni e le prospettive delle colture per il 2025.

Le ultime previsioni per la produzione di grano nel 2025 sono fissate a 795 milioni di tonnellate, alla pari con l'anno precedente. Le prospettive indicano, sottolinea l'agenzia, una produzione record in Asia, sostenuta da India e Pakistan, un miglioramento delle condizioni nell'Europa meridionale e nel Nord Africa, insieme a una produzione stabile in Canada e nella Federazione Russa. I deficit di precipitazioni nell'Europa settentrionale e nel Vicino Oriente e le preoccupazioni per la siccità negli Stati Uniti d'America pesano però sulle prospettive generali.