Il downgrade della tripla A americana scuote le borse mentre il deficit e le politiche fiscali di Trump preoccupano gli analisti
Il debito americano agita le borse dopo il downgrade di Moody's, che ha strappato agli Stati Uniti la loro ultima tripla A innervosendo le piazze finanziarie di tutto il mondo. In Svizzera, l'indice dei valori guida SMI ha terminato in progressione dello 0,18%. Nel Vecchio Continente, Milano chiude in rosso dell'1,20% mentre Francoforte sale dello 0,70% e Parigi cede lo 0,04%.
Dopo un avvio in forte calo i listini americani procedono deboli, mostrandosi più resilienti delle previsioni, che davano per scontato un crollo. Le tensioni sono evidenti sul mercato, soprattutto quello dei bond. I rendimenti dei Treasury a 30 anni salgono al 5%, ai massimi dal 2023, segnalando come il "sell America" è tornato a essere in voga complici anche i progressi del progetto di legge tanto voluto da Donald Trump per rendere permanenti i suoi tagli delle tasse del 2017.
Una misura destinata a incidere pesantemente sui conti pubblici, facendo salire il deficit di centinaia di miliardi di dollari ben al di sopra del 6,4% del Pil del 2024, a livelli quindi ritenuti non sostenibili da molti economisti. Nel declassare gli Stati Uniti, Moody's ha fatto riferimento alla sostenibilità dei conti pubblici americani. Nel corso degli anni "le varie amministrazioni e il Congresso non sono riusciti a concordare misure per invertire la tendenza" del deficit e dei crescenti costi degli interessi, ha spiegato l'agenzia di rating riducendo il suo giudizio sugli USA di un gradino ad "Aa1" e privandoli così della tripla A che avevano dal 1949. "Non crediamo che le attuali proposte di bilancio in esame possano portare a significative riduzioni della spesa obbligatoria e del deficit", ha osservato ancora.
La Casa Bianca ha minimizzato il downgrade di Moody's puntando il dito sulle responsabilità dell'amministrazione Biden e mettendo in evidenza come i dazi e gli accordi commerciali in via di definizione contribuiranno a risanare i conti pubblici. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha più volte ribadito che il pil accelererà rendendo più facile la gestione del deficit. Il debito americano è la scommessa più sicura "al mondo. I Treasury sono il miglior acquisto" che si può effettuare, ha spiegato invece il consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett, precisando che in settimana nuove intese potrebbero essere annunciate dopo quella con il Regno Unito e l'accordo preliminare con la Cina per una pausa delle tariffe di 90 giorni.
Le trattative continuano con gli altri maggiori partner commerciali, fra i quali il Canada. Per cercare di facilitare i colloqui e "costruire nuove relazioni economiche e di sicurezza", Ottawa ha deciso di sospendere temporaneamente alcuni dazi contro gli Stati Uniti.
Le rassicurazioni non hanno però convinto gli analisti, secondo i quali a innervosire il mercato è il mix fra la "diminuzione dell'appetito per gli asset americani e il deficit elevato" su cui la legge che Trump auspica pesa come un macigno. A questo - affermano gli osservatori - si aggiunge l'incertezza dei dazi e sulle prossime mosse della Fed in un quadro economico che diventa più complesso di giorno in giorno. Di fronte a un outlook poco chiaro la banca centrale americana potrebbe, come indicato da alcuni dei suoi membri, attendere fino a settembre per tagliare i tassi di interesse, esponendo così la Fed e il suo presidente Jerome Powell a possibili critiche di Trump che da tempo chiede una riduzione del costo del denaro per far spiccare il volo all'economia americana.