Economia

La borsa svizzera chiude la settimana con un lieve rialzo dell'SMI

Seduta caratterizzata da scambi ridotti e incertezze sui dazi americani

30 maggio 2025
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La borsa svizzera archivia la settimana di quattro giorni con una seduta quasi tutta in rialzo, ma scarsamente dinamica: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'227,08 punti, in progressione dello 0,33% rispetto a ieri.

Il mercato è partito in modo timido, ma in seguito ha saputo trovare una certa fiducia, per poi ripiegare in parte nel finale. Il contesto era peraltro caratterizzato da volumi di scambi ridotti, a causa dei molti operatori che hanno approfittato della festività di ieri per anticipare il fine settimana.

In primo piano è rimasto il tema dei dazi americani, che si è arricchito di una nuova diatriba giuridica: ieri un tribunale ha vietato all'amministrazione Trump di imporre tariffe invocando una legge di emergenza, ma in seguito una corte d'appello ha revocato l'ingiunzione. L'incertezza rimane così molto elevata.

Sul fronte congiunturale hanno avuto scarso impatto i dati sull'inflazione resi noti in diversi paesi europei, come pure il rincaro misurato negli Stati Uniti dall'indice PCE, quello preferito dalla Federal Reserve. La settimana borsistica elvetica si chiude così con l'SMI in crescita dello 0,2%.

A trainare il listino sono stati soprattutto i colossi farmaceutici Roche (+2,04% a 265,50 franchi) - ha presentato dati positivi concernenti il Fenebrutinib, un preparato contro la sclerosi a placche - e Novartis (+1,40% a 94,03 franchi), mentre un po' meno ispirato si è rivelato il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,22% a 87,70 franchi).

In modo non unitario si sono mossi i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-1,61% a 46,54 franchi), Geberit (+0,79% a 613,00 franchi), Kühne+Nagel (-0,80% a 185,05 franchi), Holcim (-2,57% a 91,02 franchi) - che ha avviato il cantiere di una nuova fabbrica di cemento in Grecia, alla presenza del premier Kyriakos Mitsotakis - e Sika (-0,36% a 219,70 franchi).

Nel comparto finanziario UBS (-0,30% a 26,19 franchi) ha arrancato dietro a Partners Group (+0,78% a 1102,00 franchi). Fra gli assicurativi Swiss Life (+0,64% a 821,40 franchi) è stata preferita a Swiss Re (-0,21% a 145,25 franchi) e Zurich (+0,10% a 577,20 franchi).

Nel mercato allargato l'attenzione era rivolta a Meyer Burger (-42,41% a 0,75 franchi), che a causa delle difficoltà finanziarie ha deciso di interrompere la produzione nello stabilimento americano di Goodyear, licenziando tutto il personale. Ypsomed (+3,97% a 406,00 franchi) ha approfittato di una raccomandazione di UBS, mentre Swissquote (+3,62% a 492,20 franchi) ha segnato un nuovo massimo di tutti i tempi.