Denuncia alla COMCO per presunti abusi di mercato da parte della catena di distribuzione
Gli agricoltori non sono soddisfatti della politica dei prezzi applicata da Coop per verdura, frutta e bacche. L'associazione Mercati equi Svizzera (Faire Märkte Schweiz, FMS) ha sporto reclamo presso la Commissione della concorrenza (COMCO).
Le testate del gruppo Tamedia hanno riferito oggi del caso. Agli agricoltori arriverebbero meno soldi, mentre Coop abbasserebbe i costi per garantirsi un maggiore margine di guadagno, scrive l'organizzazione in un comunicato. Fra dieci e venti contadini si sono rivolti all'associazione, ha detto a Keystone-ATS il presidente Stefan Flückiger.
In futuro, i produttori dovranno restituire a Coop una parte del loro fatturato. Nella regione di Berna, da maggio, questo prelievo è pari all'1% da maggio. A livello svizzero dal gennaio 2026 si dovrebbe arrivare al 3%. In totale per gli agricoltori ci sarebbero otto milioni di franchi in meno, ha detto ancora Flückiger.
"Coop utilizza la sua forza di mercato in maniera spudorata e abusiva", sostiene il presidente di FMS. Nella denuncia inoltrata alla COMCO, visionata da Keystone-ATS, l'organizzazione parla di "abusi di mercato rilevanti ai sensi delle norme sui cartelli".
In una presa di posizione, un portavoce di Coop ha sottolineato i vantaggi creati dagli ordini effettuati in anticipo. I produttori ricevono le ordinazioni prima e hanno quindi una garanzia per la loro pianificazione, fatto che permette loro di guadagnare in efficienza, con conseguenti vantaggi economici.
Il gigante della grande distribuzione ha anche sottolineato di essere in contatto costante con i produttori e di portare avanti discussioni costruttive. Oltre a questo, Coop negli ultimi anni ha investito fortemente e a proprie spese nei prezzi di frutta e verdura.
La COMCO analizzerà ora il caso.