Economia

La borsa svizzera chiude in forte calo a causa delle tensioni in Medio Oriente

L'indice SMI scende dell'1,44% mentre il prezzo del petrolio sale del 9%, preoccupazioni per l'economia globale

13 giugno 2025
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La borsa svizzera termina la seduta in netto ribasso, in chiara reazione ai nuovi venti di guerra in Medio Oriente: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 12'146,02 punti, in flessione dell'1,44% rispetto a ieri.

Si è trattato della contrazione più marcata dallo scorso 9 aprile, che mette fine a una settimana dalla performance negativa, pari al -1,8%.

Come le altre piazze finanziarie anche il mercato elvetico ha reagito con forza agli attacchi di Israele contro l'Iran. L'effetto è stato chiaramente avvertito, anche se non si è diffuso il panico con vendite su vasta scala.

L'impatto maggiore è stato sul prezzo del petrolio, che è salito del 9% in confronto alla vigilia. Questo fa nascere timori sulla tenuta dell'intera congiuntura mondiale, con effetti a cascata sugli utili aziendali. Si guarda inoltre ora alla reazione di Teheran: vi è il rischio di un'escalation generalizzata nella regione.

L'indice di volatilità SMI - spesso chiamato il barometro della paura - ha fatto oggi un balzo di oltre il 6%, salendo a 15 punti. Il livello è comunque ancora notevolmente inferiore ai 35 punti osservati lo scorso 10 aprile, massimo dell'anno.

Sotto pressione si è trovato il settore del lusso, con in prima fila Richemont (-2,75% a 150,40 franchi). Le vendite hanno interessato anche i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-0,15% a 47,62 franchi), Geberit (-1,64% a 636,40 franchi), Kühne+Nagel (-0,72% a 186,50 franchi) e Sika (-3,82% a 209,00 franchi).

Nel comparto finanziario Partners Group (-3,43% a 1014,50 franchi) ha sofferto ancora più di UBS (-1,62% a 26,10 franchi). Tutti con il segno meno hanno terminato anche gli assicurativi Zurich (-0,50% a 561,20 franchi), Swiss Re (-0,80% a 136,40 franchi) e Swiss Life (-1,04% a 798,40 franchi).

Neppure i pesi massimi difensivi sono riusciti a fungere da vallo contro la tendenza generale: la corrente ha trascinato con sé Nestlé (-1,39% a 84,25 franchi), Novartis (-0,93% a 97,16 franchi) e Roche (-1,06% a 269,70 franchi).

Nel mercato allargato hanno faticato i valori legati ai viaggi come Avolta (-2,60% a 42,68 franchi) e Flughafen Zürich (-3,45% a 224,00 franchi).