Obiettivo: dichiarazione d'intenti per revocare dazi entro luglio 2025.
Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) e quello dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) sono stati incaricati di proseguire i colloqui con gli Stati Uniti per risolvere la controversia sui dazi. L'obiettivo è concludere rapidamente una dichiarazione d'intenti non vincolante. La presidente della Confederazione, Karin Keller-Sutter, e il vicepresidente del Consiglio federale, Guy Parmelin, hanno aggiornato l'esecutivo sullo stato delle discussioni per ottenere la revoca definitiva dei dazi supplementari imposti dagli USA.
Gli Stati Uniti hanno riconosciuto la buona fede della Svizzera nelle trattative, e il Governo svizzero ritiene che i dazi rimarranno al 10% fino al 9 luglio 2025, data di scadenza del termine di attesa di 90 giorni. I colloqui continueranno fino a quella data, come indicato in una nota ufficiale.
Tuttavia, poiché la decisione finale della presidenza statunitense non è ancora stata annunciata, non si può escludere che gli USA possano reintrodurre aliquote di dazio "reciproche" il 9 luglio 2025, precisa il comunicato.
Il Consiglio federale mira a concordare al più presto con gli Stati Uniti la revoca definitiva dei dazi supplementari. Le competenti Commissioni parlamentari e i presidenti delle Camere saranno informati regolarmente sui progressi. Se necessario, saranno consultati anche in caso di urgenza.
Dal 2 aprile, molte esportazioni svizzere verso gli Stati Uniti sono soggette a un dazio doganale aggiuntivo del 10%, o del 25% per prodotti in acciaio, alluminio, automobili e pezzi di ricambio, fino a nuovo avviso. Le tariffe aggiuntive, che ammontano al 21% per la Svizzera, sono state sospese per 90 giorni, fino al 9 luglio.
Rispondendo a domande dei giornalisti, la ministra delle finanze Karin Keller-Sutter ha difeso la "comunicazione prudente" del Consiglio federale. Gli Stati Uniti sono "molto occupati", ma la Svizzera è vicina a un accordo di principio. Una bozza di progetto è stata elaborata e sono in corso discussioni su alcuni punti, ha detto Keller-Sutter, senza specificare quali.
La presidente della Confederazione spera di raggiungere un accordo prima del 9 luglio, "idealmente". Tuttavia, nulla è garantito e i negoziati potrebbero proseguire oltre tale data. Keller-Sutter ha chiarito che le questioni relative agli armamenti, come il prezzo degli aerei F-35, non sono parte delle discussioni.
Dall'annuncio dei dazi del 31% sulle merci svizzere in aprile, Guy Parmelin e Karin Keller-Sutter hanno intensificato gli sforzi diplomatici. Keller-Sutter ha parlato direttamente con Donald Trump e, più recentemente, con il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent, che si è detto convinto che un accordo sia vicino. La Svizzera potrebbe diventare il secondo o terzo Paese a raggiungere un'intesa, dopo la Gran Bretagna.