L'accordo supera le aspettative degli analisti e mira a sfruttare la domanda estiva, nonostante i rischi di sovrapproduzione
L'OPEC+ ha raggiunto un accordo di principio per aumentare la produzione giornaliera di petrolio di 550.000 barili al giorno a partire da agosto. L'intesa, di cui riferisce Bloomberg citando alcuni delegati, dovrebbe essere assunta nel corso del meeting che si terrà oggi in modalità virtuale.
L'incremento è superiore a quanto atteso dagli analisti, che si aspettavano un rialzo analogo a quelli di 411.000 barili al giorno annunciati a maggio, giugno e luglio e conferma la determinazione dell'OPEC+ - che comprende i 12 paesi esportatori di petrolio più una serie altri paesi - di aumentare la produzione nonostante i rischi di un eccesso di offerta che potrebbe pesare sui prezzi.
A spingere per un aumento della produzione sono otto paesi chiave dell'alleanza, guidati dall'Arabia Saudita, che continua a perseguire un recupero delle sue quote di mercato. Questi otto paesi, secondo quanto riferito dai delegati, approveranno un aumento della produzione di circa 550.000 barili al giorno nel corso della riunione in videoconferenza anticipata da domani ad oggi.
Prosegue dunque senza tentennamenti la strategia dell'OPEC e dei suoi partner, avviata in aprile, di aprire i rubinetti e aumentare la produzione, dopo anni di restrizioni, sfidando il rischio di una sovrapproduzione che potrebbe deprimere il prezzo del greggio.
Negli ultimi mesi le scorte globali di petrolio sono cresciute di un milione di barili al giorno per effetto del raffreddamento del consumo in Cina e dell'aumento della produzione negli USA e in altri paesi delle Americhe.
Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) i mercati si troveranno in una situazione di eccesso di offerta nella parte finale dell'anno, con gli analisti di Goldman Sachs e JP Morgan che prevedono prezzi attorno i 60 dollari al barile, o anche sotto, nel quarto trimestre dell'anno. Ieri un barile costava sui 66-67 dollari.
La mossa, secondo quanto riferito da alcuni delegati, punta però a trarre beneficio da mercati ancora robusti nell'immediato e ad avvantaggiarsi della domanda estiva nell'emisfero nord. L'aumento di agosto consentirà all'OPEC+, al cui interno ci sono state tensioni sul rispetto delle quote di produzione da parte dei vari membri, di ripristinare entro settembre il taglio di 2,2 milioni di barili al giorno avviato alcuni anni fa.
L'aumento della produzione dovrebbe anche compiacere il presidente americano Donald Trump, che ha auspicato una riduzione del prezzo del petrolio per sostenere l'economia e tenere a bada l'inflazione.