Economia

Fine della tregua fiscale estiva in Italia

Da domani 138 versamenti fiscali, tra cui Irpef, Ires e la tassa etica, tornano a gravare sui contribuenti

19 agosto 2025
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In Italia, è suonata la fine della tregua fiscale estiva. Da domani il fisco chiama in cassa per una mole di versamenti di tutto rispetto: 138 per la precisione. Si dovranno versare anche i tributi che per legge vengono spostati ogni anno dalla settimana di Ferragosto a domani 20 agosto appunto. E ce n'è per tutti i gusti: dai versamenti Irpef, all'Ires, l'Irap, fino alle addizionali. E c'è anche la "famosa" Porno tax (ribattezzata dall'amministrazione come "tassa etica").

Le scadenze che riguardano l'Imposta italiana sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sono 8: si parte con il versamento in unica soluzione o come prima rata dell'Irpef che risulta dalle dichiarazioni annuali, a titolo di saldo per l'anno 2024 e di primo acconto per l'anno 2025, maggiorando le somme da versare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo. Sempre per l'Irpef si prevede tra le altre scadenze il versamento, in unica soluzione o come prima rata, dell'acconto d'imposta in misura pari al 20% dei redditi sottoposti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte, sempre maggiorando le somme da versare dello 0,40% a titolo di interesse.

Sono invece 16 in tutto i versamenti delle addizionali: si va dal versamento della terza rata dell'addizionale (il 25%) dell'Imposta sul reddito delle società (Ires) sulla produzione e vendita di materiale pornografico o di incitamento alla violenza, la cosiddetta tassa etica (Pornotax quando fu varata in Parlamento italiano, ndr), a titolo di saldo per l'anno 2024 e di primo acconto per l'anno 2025, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,51%. E si finisce al versamento della terza rata dell'addizionale regionale all'Irpef risultante dalle dichiarazioni annuali, dovuta per l'anno d'imposta 2024, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,51%.

Ma anche i pensionati italiani dovranno pagare ed effettuare il versamento della rata relativa al canone Rai a loro trattenuta. C'è anche da pagare l'imposta sugli intrattenimenti relativi alle attività svolte con carattere di continuità nel mese precedente. Ed essendo piena estate il gettito potrebbe essere consistente con soddisfazione per l'Erario. C'è poi il versamento dell'imposta sulle transazioni finanziarie dovuta sui trasferimenti della proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi ma anche di titoli rappresentativi dei predetti strumenti effettuati nel mese precedente.

Si versa anche l'imposta sostitutiva operata nella forma della "cedolare secca", a titolo di saldo per l'anno 2024 e di primo acconto per l'anno 2025, maggiorando le somme da versare dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo. E molte sono le scadenze per i sostituti d'imposta che dovranno versare innanzitutto le ritenute alla fonte su interessi e redditi di capitale vari corrisposti o maturati nel mese precedente. Per l'Imposta sul valore aggiunto (Iva) sono 22 gli appuntamenti in cassa a partire dal versamento dell'imposta dovuta per il secondo trimestre (maggiorata dell'1% ad esclusione dei regimi speciali ex art.74, comma 4, D.P.R. 633/72), se di importo superiore ai 100 euro.

Infine, l'Ires (8 scadenze): si parte dal versamento, in unica soluzione o come prima rata, dell'Ires, a titolo di saldo per l'anno 2024 e di primo acconto per l'anno 2025, maggiorando le somme da versare dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo. Poi l'Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) (6 scadenze) con il versamento a titolo di saldo per l'anno 2024 e di primo acconto per l'anno 2025, maggiorando le somme da versare dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo. E "dulcis in fundo" le imposte sostitutive con ben 18 scadenze. Insomma, in Italia, l'estate della tregua fiscale è finita.