Con il pensionamento, l'attenzione si sposta dalla costituzione del patrimonio alla conservazione e all'utilizzo. L'obiettivo consiste nel coprire lo standard di vita desiderato fino al termine della vita con il patrimonio complessivo e i proventi che ne derivano, insieme alle entrate regolari.
Una pianificazione patrimoniale accurata è essenziale in tal senso. Ciò vale in particolare per le persone che prelevano l'intero o gran parte dei loro averi della cassa pensioni sotto forma di capitale, perché si assumono sia il rischio in termini di longevità che di investimento. Presupposto per il prelievo di capitale è la disponibilità di mezzi finanziari sufficienti per coprire le spese fino al termine della vita.
Tuttavia, parcheggiare l'intero patrimonio su un conto bancario non è più un’opzione. Al contrario, al netto dell’inflazione, ciò si traduce in tassi reali negativi e quindi in una graduale perdita di potere d’acquisto. Chi desidera aumentare il proprio patrimonio nel lungo periodo, non può fare a meno di investire su valori reali come azioni, oro e immobili svizzeri.
È pertanto fondamentale offrire al capitale pensionistico un rendimento maggiore tramite soluzioni di investimento gestite attivamente di qualità e ben diversificate. Il tempo che dedichiamo a un investimento è fondamentale per ottenere un rendimento positivo a condizione di rimanere fedeli alla propria strategia d’investimento.
In effetti, se l'inflazione è maggiore del rendimento sul conto, nel corso degli anni il patrimonio perde costantemente valore e potere d'acquisto. Ad esempio: un'inflazione annua del 2% fa sì che in 20 anni il valore scenda da 100'000 franchi a quasi 67'000, ossia 33'000 franchi andati in fumo. Sul conto ci sono sempre 100'000 franchi, che però valgono un terzo in meno.
Un caso concreto: chi oggi si concede un cappuccino al giorno, con un'inflazione costante del 2%, tra vent'anni potrà permettersi solo 244 cappuccini con lo stesso importo, ossia solo per due giorni su tre.