Presentato l'intervento che restituirà un nuovo volto allo stadio del capoluogo, al seguito del ritorno della squadra in serie A
Cambia volto il Sinigaglia, "lo stadio più bello del mondo" (così Giuan Brera, fu Carlo, celebre giornalista, nonché scrittore, lombardo che ha raccontato il calcio, ma anche il ciclismo e la boxe come nessun altro). In riva al Lario, dopo il ritorno in serie A della squadra, Como avrà anche il nuovo stadio. Un tema di cui si parla da quasi mezzo secolo. Cinquant'anni di polemiche e progetti rimasti sulla carta anche per motivi (banalmente) economici.
A togliere le castagne dal fuoco alla città ci hanno pensato il Como 1907 e i suoi proprietari, la famiglia di tycoon indonesiani Hartono, sicuramente i Creso della Serie A (cinquanta milioni di euro spesi per gli acquisti invernali) e tra i cento più ricchi al mondo. Martedì mattina a Palazzo Cernezzi la società ha presentato la manifestazione d'interesse che si tradurrà nel deposito di un documento di fattibilità delle alternative progettuali, ed entro giugno 2026 un progetto vero e proprio. Per il via al cantiere se ne parla nel 2027 ed entro agosto/settembre 2028 lo stadio dovrebbe essere concluso, con un aumento di capienza che porterà la disponibilità del Sinigaglia tra i 15mila e i 20mila posti.
Al lavoro ci sono 50 tecnici e progettisti, l'obiettivo è realizzare uno stadio all'inglese pensato per inserirsi all'interno del quartiere ed essere fruibile anche per eventi sportivi grazie alla presenza di negozi, palestre e ristoranti. Le curve saranno invertite per garantire una migliore visibilità, soprattutto al pubblico di casa. Nel progetto rientra pure la costruzione di un nuovo autosilo a un chilometro di distanza, con una disponibilità di 400 posti. I lavori saranno eseguiti senza dover chiudere l'attuale Sinigaglia.