laR+ Confine

Monte Generoso, riaperta la Grotto dell'orso

Le visite, tra stalattiti e reperti, sono possibili nei fine settimana e in occasione delle festività italiane e svizzere

Qualche anno fa dentro la grotta
(Ti-Press/Archivio)
2 giugno 2025
|

Gli amanti del trekking e delle escursioni hanno un motivo in più per scoprire la Valle Intelvi e le meraviglie del Monte Generoso: da domenica 1° giugno è stata riaperta la Grotta dell’orso, o Caverna generosa, in modo da raccontare storie millenarie tra panorami mozzafiato e suggestioni preistoriche. Situata a quota 1’400 metri, la grotta è un vero tesoro lungo 70 metri che custodisce i resti dell’orso delle caverne, insieme a tracce di lupi, leoni e persino dell’uomo di Neanderthal. Un percorso che, tra stalattiti e reperti, offre un’esperienza fuori dal tempo, affascinante e immersa nella natura. Le visite sono possibili nei fine settimana e in occasione delle festività italiane e svizzere, mentre per i gruppi di almeno 15 persone è possibile prenotare anche durante la settimana.

A sottolineare il valore dell’iniziativa è Matteo Augustoni, presidente di Valle Intelvi Turismo: “Si tratta di un progetto che va oltre la semplice offerta turistica: è un classico esempio di collaborazione che permette di promuovere diverse realtà e creare sinergie importanti per il territorio”. Per facilitare l’accesso, anche per quest’anno è attivo il servizio navetta con partenza da San Fedele, in piazza Carminati, sino a Orimento. Due le corse: alle 9.30 e alle 10.30, con rientro alle 15. Non mancano gli appuntamenti culturali e scientifici: il 6 luglio alle 17 è in programma la proiezione del documentario realizzato in collaborazione con Cortintelvi, presso l’Infopoint di Orimento, mentre il 13 luglio alle 18 il paleontologo Fabio Bona terrà una conferenza dedicata a “La Grotta dell’orso. Le marmotte del Monte Generoso”. Il 2 agosto, invece, spazio alla terza edizione di “Tri salt in dal bocc”. Ricordiamo che il Monte Generoso e la Grotta dell’orso in anni recenti sono stati i punti principali toccati dal progetto Interreg “La Regione da Scoprire”: la messa in rete di itinerari turistici transfrontalieri.