Lungolario allagato e chiusa una corsia. Intervenuta la Protezione civile con le idrovore
A Como non sembrano bastati i 38 milioni di euro spesi per le paratie antiesondazioni. Qualche pioggia e il lago di Como si è alzato, nemmeno troppo (105 centimetri sopra lo zero idrometrico, con soglia di esondazione ancora decisamente lontana), e il lungolago cittadino si è dimezzato a causa di una corsia semiallagata. Ennesima giornata di disagi, quindi, per automobilisti e pedoni nella zona di piazza Cavour a causa dell’ormai antico problema del sistema di collettamento delle acque che non regge.
Il problema a monte è sempre lo stesso: il mancato collegamento alla rete elettrica delle pompe installate sotto la nuova passeggiata, che dovrebbe azzerare completamente questi allagamenti flash. Ma quando verrà completata l’attivazione delle pompe? Stando alle garanzie date recentemente da Regione Lombardia, il sistema è già in fase di collaudo ed entro la fine di giugno le operazioni dovrebbero essere concluse. A quel punto, insomma, i rigurgiti di acqua dai tombini e le grandi pozze sulle corsie dovrebbero diventare un ricordo.
Nel frattempo, però, a Como si prospettano altre ore con il lungolago dimezzato e con le transenne in posa. Per il momento, sulla strada sono presenti gli agenti della Polizia locale che gestiscono il traffico. La situazione, però, nelle prossime ore difficilmente migliorerà visto che l’afflusso nel lago, nel momento in cui scriviamo, è di 596 metri cubi al secondo, mentre il deflusso è ben più basso, a 324, tanto che nel pomeriggio la situazione è peggiorata tanto da richiedere l'intervento della Protezione civile con le idrovore.