La Regione Lombardia, proprietaria dell'impianto, non ha presentato la richiesta per i fondi Interreg
Non sarà recuperata la funicolare della Valle Intelvi, da Santa Margherita di Valsolda, sul lago di Lugano, a Lanzo, costruita nel 1907 con capitali ticinesi e dismessa nel 1977. Regione Lombardia, proprietaria di quello che rimane dell'impianto, in questi giorni non ha chiesto i fondi del programma Interreg Italia-Svizzera. Lo scorso gennaio il Pirellone aveva detto ‘sì’ al rilancio. Un parere positivo che è rimasto, però, sulla carta per motivi finanziari: l'ultimo studio di fattibilità, che risale allo scorso anno, indica in dieci milioni di euro la previsione di spesa.
Al recupero della funicolare guardano con motivato interesse gli operatori turistici comaschi e ticinesi, oltre che gli investitori privati, fra cui un imprenditore indiano che al Belvedere di Lanzo d’Intelvi, nella zona della stazione a monte della funicolare, ha acquistato il bar Moderno e l'ex albergo Funicolare. Insomma, niente volano economico e turistico per tutta la Valle Intelvi e il Ceresio.
Restano sulla carta pure i lavori previsti sia in riva al Ceresio, che a monte. Delusione da parte dei responsabili del Comitato comasco che da oltre trent'anni si batte per il ripristino del collegamento che, considerato lo stato di abbandono, dovrà essere messo in sicurezza, a cominciare dalle due stazioni.