Adesioni insufficienti in vista dell'evento che si tiene ogni 25 anni e che tornerà a Domodossola dal 13 al 22 settembre
Incredibile, ma vero. La quinta edizione dell'Expo italo-svizzera 2025, in programma a Domodossola dal 13 al 22 settembre, sarà senza stand espositivi. Una decina le adesioni raccolte a fronte delle 48 ipotizzate dall'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Lucio Pizzi. Da qui la decisione del Comune (comunicata qualche sera fa nel corso di una seduta del Consiglio comunale) di rivoluzionare l'esposizione internazionale che, ricordiamo, si tiene ogni quarto di secolo (la prima risale al 1925).
«I tempi cambiano e la fiera com'era intesa nel passato non ha ragione d'essere – ha commentato l'assessore comunale Gianluca Iervasi, in risposta a un'interpellanza della minoranza –. Sarà comunque un'esposizione internazionale dove saranno rafforzati i “patti” di amicizia con i vicini svizzeri, ma completamente rivista rispetto al passato». Come sarà, però, non è dato sapere.
L'assessore Iervasi, intervenuto anche a nome del sindaco Pizzi, assente per motivi personali, non ha fornito anticipazioni. Si è limitato ad assicurare che a breve sarà comunicato il programma dettagliato. Il consigliere di minoranza Angelo Tandurella (Fratelli d'Italia), la cui interrogazione ha portato alla scoperta di Expo 2025 senza espositori (da sempre l'anima di qualsiasi esposizione), non ha lesinato critiche pesanti all'indirizzo del governo domese: «Avete boicottato un evento secolare, una tradizione per la città che avrebbe potuto portare benefici a tutti gli operatori economici. La verità è che non ci avete mai creduto». Nessuna reazione da parte della maggioranza. È confermato comunque che Expo 2025 italo-svizzera si terrà nel collegio Mellerio Rosmini. “Connettere tradizioni e innovazioni attraverso il cuore delle Alpi” è il tema che le autorità di Ticino e Vallese hanno scelto per l'appuntamento di settembre.