Si susseguono le segnalazioni relative alla presenza del plantigrade in Val Loana. Il presidente della Provincia auspica un attento monitoraggio dell'area
La sua presenza, in Val Loana, a pochi chilometri in linea d'aria col confine svizzero, è accertata da tempo. Ma ora c'è chi – per rassicurare gli allevatori, gli apicoltori e la popolazione della valle Vigezzo – chiede maggiori controlli. Stiamo parlando dell'orso conosciuto con la sigla M29, più volte immortalato nelle fototrappole piazzate nei boschi dalla Polizia provinciale. Plantigrado che, come riferisce il portale Ossolanews.it, torna dunque a far parlare di sé. E così il presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola, Alessandro Lana, ha ribadito l’impegno dell’ente nel controllo del territorio e maggior attenzione alla problematica.
«Ho chiesto alla Polizia Provinciale di aumentare il monitoraggio dell’area con presidi fisici – ha dichiarato Lana –. Dal Ministero si attende l’autorizzazione per applicare a M29 un radiocollare che consenta di seguirne gli spostamenti e, se necessario, avvisare allevatori e amministratori in caso di presenza dell’animale. Grazie al radiocollare – aggiunge – potremo anche capire se in zona vi sia soltanto M29 o se siano presenti altri esemplari». Sempre stando a quanto scritto da Ossolanews.it, nei giorni scorsi sono stati inviati nuovi campioni di escrementi per le analisi genetiche, al fine di confermare l’identità dell’orso. «La preoccupazione è reale, ma l’attenzione resta alta – sottolinea ancora il presidente, che evidenzia anche il lavoro in corso sul fronte dei lupi –. Sono in contatto con l’associazione allevatori e stiamo preparando un dossier da inviare in Regione, affinché vengano adottate misure efficaci per contenere le predazioni».