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Più furti sui treni transfrontalieri e alla stazione di Como

Nel primo semestre di quest’anno, le denunce sono aumentate del 65%. Il bilancio dei reati ha riacceso le critiche nei confronti di Regione Lombardia

Viaggio in treno viaggio (non sempre) sereno
(Ti-Press)
13 agosto 2025
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Nel primo semestre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2024, i furti sui treni transfrontalieri (Milano-Locarno e Milano-Biasca) e nelle stazioni – in particolare a Como San Giovanni – sono cresciuti del 65%. In aumento anche rapine, violenze sessuali e minacce al personale viaggiante, come controllori e capotreno. Complessivamente, sono 69 le denunce presentate alla Polfer di Como (contro le 42 dello stesso periodo dell’anno scorso). Tra queste, 54 riguardano furti: 23 avvenuti in stazione e 31 a bordo dei treni.

L’ultimo grave episodio si è verificato pochi giorni fa alla stazione di Como San Giovanni, dove un gruppo di tre borseggiatori ha preso di mira una coppia ticinese appena scesa dal treno proveniente da Lugano. Uno dei malviventi ha strappato la borsetta alla donna, ma è stato inseguito e bloccato dal marito. Giudicato per direttissima, l’aggressore è stato condannato a otto mesi di reclusione.

A fornire i dati è stato il Compartimento della Polizia ferroviaria di Milano, competente per l’intera rete regionale. Nel primo semestre del 2025 sono stati registrati 2’903 reati, a fronte dei 1’821 dello stesso periodo del 2024. A livello regionale, preoccupano in particolare i furti, che ammontano a 2’366 episodi. Un bilancio che ha riacceso le critiche nei confronti di Regione Lombardia, accusata di investire troppo poco nella sicurezza sui treni e nelle principali stazioni ferroviarie.