Estero

Sorpresa della commissaria UE per i mandati di arresto contro dipendenti della TV serba

Ana Brnabic riferisce della reazione di Marta Kos durante la visita a Belgrado, tra critiche al dialogo con Pristina e proteste studentesche

30 aprile 2025
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La presidente del parlamento serbo Ana Brnabic, ha detto che la commissaria Ue all'allargamento Marta Kos, da lei incontrata ieri a Belgrado, è rimasta sorpresa nel vedere una lista di mandati di arresto per dipendenti della tv pubblica serba Rts, unitamente a una direttiva del movimento degli studenti in agitazione nella quale si critica il presidente Aleksandar Vucic per la sua partecipazione al dialogo con Pristina.

Parlando oggi in una conferenza stampa, Brnabic ha detto di avere l'impressione che a Bruxelles non abbiano informazioni precise sugli eventi in Serbia. "Mi è sembrata abbastanza sorpresa e ha chiesto se fossero possibili tali mandati di arresto, ma ancora più sorpresa si è mostrata quando ha visto una tale direttiva in cui si dice che siamo dei traditori, che Aleksandar Vucic è un traditore per il fatto che partecipa al dialogo con Pristina e ha accettato cattivi compromessi", ha affermato Brnabic.

Due giorni fa gli studenti hanno posto fine a due settimane di blocco della sede centrale di Rts, accusata di non riferire in modo corretto e oggettivo sulle iniziative del movimento di protesta. La fine del blocco era giunta dopo la decisione del parlamento di indire un nuovo concorso per il rinnovo del Rem, Autorità regolatrice per i media elettronici, un organismo competente in fatto di nomine, assegnazione di frequenze e di controllo sui media.

La commissaria Kos ha concluso oggi la sua visita di due giorni in Serbia incontrando gli esponenti politici di maggioranza e opposizione e i rappresentanti degli studenti, sia quelli in agitazione sia gli altri che si oppongono alle proteste. Ieri aveva visto il presidente Vucic, il nuovo premier Djuro Macut e Ana Brnabic, invitando la dirigenza serba ad accelerare sulle riforme nei campi della giustizia, della libertà dei media, della legge elettorale e nella lotta alla corruzione. In mattinata Kos ha reso omaggio a Novi Sad alle 16 vittime del crollo alla stazione del primo novembre scorso.