La Guida suprema iraniana critica gli Stati Uniti e respinge le richieste di limitare l'arricchimento dell'uranio
Il negoziato sul nucleare tra USA e Iran "non funzionerà". Dopo avere già sollevato dubbi nelle scorse settimane rispetto ai colloqui sul dossier nucleare tra Teheran e Washington, Ali Khamenei ha espresso ulteriore pessimismo, tornando a criticare gli Stati Uniti.
"Non credo che il negoziato funzionerà e non sappiamo cosa succederà", ha detto la Guida suprema della Repubblica islamica, mentre non è ancora chiaro né il luogo né la data del prossimo incontro nell'ambito dei colloqui tra Iran e Stati Uniti, mediati dall'Oman.
Ricordando il fallimento dei negoziati che si erano tenuti con gli USA durante la precedente amministrazione di Ebrahim Raisi - il presidente iraniano morto in un incidente aereo nel 2024 - Khamenei ha respinto la richiesta di Washington che vorrebbe un'intesa con Teheran basata su limiti alle attività di arricchimento dell'uranio, per scongiurare la possibilità che la Repubblica islamica possa costruire armi nucleari.
"Dire cose come 'non permetteremo all'Iran di arricchire l'uranio' è una sciocchezza. Nessuno aspetta il permesso altrui", ha tuonato la Guida suprema. Per Abbas Araghchi, il ministro degli esteri iraniano e tra i principali negoziatori, Khamenei "ha chiaramente detto l'ultima parola", mentre "la questione dell'arricchimento non è negoziabile". Il capo della diplomazia di Teheran ritiene che gli Stati Uniti abbiano espresso "posizioni totalmente irrazionali e illogiche", mentre il segretario di Stato americano Marco Rubio ha detto che l'amministrazione di Washington sta offrendo una "via d'uscita" a Teheran ma ha anche ammesso che raggiungere un accordo con l'Iran "non sarà facile".
Dopo essere stato posticipato, l'ultimo incontro sul nucleare tra USA e Iran si è tenuto in Oman, il Paese mediatore nel negoziato, l'11 maggio, a circa un mese dall'avvio dei colloqui. Mentre il rial iraniano aveva leggermente guadagnato valore quando era stato annunciato l'inizio dei negoziati, gli Stati Uniti sono tornati a sanzionare l'Iran a colloqui in corso, appesantendo ulteriormente la fragile economia della Repubblica islamica, già schiacciata dalle sanzioni imposte dallo stesso Trump durante il precedente mandato.
Resta da chiarire se e quando si terrà un nuovo giro di colloqui tra Teheran e Washington ma, nel frattempo, delegati dell'Iran hanno avuto un incontro a Istanbul con funzionari di Francia, Germania e Gran Bretagna, ovvero i tre Paesi europei firmatari dell'accordo sul nucleare iraniano trovato nel 2015, che è fallito a pochi anni dall'intesa, a causa del ritiro di Washington, durante il precedente mandato di Trump nel 2018, e la conseguente ripresa delle attività di arricchimento dell'uranio da parte di Teheran.
Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, durante la sua ultima visita a Teheran, a pochi giorni dall'avvio dei colloqui, aveva avvertito che non c'era "molto tempo" per trovare un'intesa sul nucleare iraniano.