Kaja Kallas annuncia la decisione condizionata e reversibile per sostenere la pace e la stabilità in Siria
"Oggi abbiamo deciso di revocare le sanzioni economiche nei confronti della Siria. Vogliamo aiutare il popolo siriano a ricostruire una Siria nuova, inclusiva e pacifica. L'UE è sempre stata al fianco dei siriani negli ultimi 14 anni e continuerà a farlo". Lo annuncia l'alto rappresentante UE Kaja Kallas.
La decisione di revocare le sanzioni economiche alla Siria "è reversibile e condizionata. Non può esserci pace senza la strada della ripresa economica. E tutti abbiamo bisogno di una Siria stabile. È una situazione l'ideale? No, non lo è. È molto chiaro. Ma penso che dobbiamo dare una possibilità al popolo siriano", ha dichiarato Kallas in conferenza stampa al termine del Consiglio Difesa-Esteri a Bruxelles.
La responsabile della diplomazia europea ha riferito inoltre che i 27 hanno discusso della "situazione nei campi di Daesh, in relazione ai combattimenti ancora in corso e al processo di radicalizzazione" annunciando "un pacchetto finanziario del valore di 18 milioni di euro" per "migliorare le condizioni nei campi".
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen salutano con favore la decisione di revocare le sanzioni economiche alla Siria. "Accolgo con favore la decisione odierna dell'UE di revocare le sanzioni economiche alla Siria. Dimostra che l'UE continua a essere al fianco del popolo siriano, come ha fatto in passato e come continuerà a fare in futuro. Come ho comunicato al presidente ad interim della Siria, Ahmed al-Sharaa, a marzo, ci impegniamo a sostenere una transizione pacifica e inclusiva, guidata e gestita dalla Siria, per contribuire a costruire un futuro migliore per tutti i siriani", dichiara Costa su X.
"Accolgo con favore la decisione di revocare le sanzioni economiche alla Siria - afferma von der Leyen su X -. Il cammino verso la ripresa è ancora lungo, ma l'Europa è pronta a collaborare con la Siria lungo il percorso. Vogliamo essere partner della crescita della Siria, al fianco dei nostri alleati nella regione e oltre. La riconciliazione è il primo, fondamentale passo verso la ricostruzione".