Estero

Harvey Weinstein rischia altri 25 anni di carcere per aggressione sessuale

Il secondo processo a New York si conclude con l'annullamento di un'accusa per minacce tra giurati

12 giugno 2025
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Già condannato a Los Angeles a 16 anni di prigione, Harvey Weinstein ne rischia ora altri 25 per aver aggredito sessualmente la ex assistente di Project Runway Miriam Haley.

Questo l'esito del movimentato secondo processo a New York contro l'ex re di Hollywood che oggi si è chiuso con l'annullamento di una delle tre imputazioni - quella per stupro - dopo che il capo dei giurati, sentendosi minacciato da un altro membro del pool, si è rifiutato di rientrare in camera di consiglio.

"Ho paura, non posso rientrare", ha detto il capo della giuria inducendo il giudice Curtis Farber ad annullare il processo per la parte relativa all'accusa dell'aspirante attrice Jessica Mann rimasta in sospeso ieri dopo che lo stesso Farber aveva mandato a casa i giurati a causa delle forti tensioni emerse all'interno della camera di consiglio.

Ieri la giuria aveva trovato accordo sulle prime due imputazioni per aggressione sessuale: Weinstein era stato giudicato colpevole per l'accusa della Haley e non colpevole per quella della modella polacca Kaja Sokola.

Più complesso il caso della Mann che aveva raccontato in aula di aver avuto una relazione complicata con Weinstein, fatta di coercizione e paura, ma in parte consensuale. La natura ambigua del rapporto era stata oggetto di particolare attenzione da parte della difesa e la giuria aveva chiesto più volte di riascoltare la testimonianza nei cinque giorni di deliberazioni.

Il processo è il secondo che coinvolge Weinstein a New York. Il primo, nel 2020, si era chiuso con una condanna a 23 anni annullata l'anno scorso in appello per vizio di forma: il giudice di allora, James Burke aveva chiamato a deporre donne le cui accuse non erano parte delle incriminazioni nei confronti di Weinstein.

L'ex re di Hollywood ha in corso un appello per contestare anche la condanna a Los Angeles: ad accusarlo di averla aggredita in un albergo di Beverly Hills nei giorni del Festival Los Angeles Italia era stata l'ex attrice e modella russa Evgeniya Chernyshova.

È dal 2015, quando lo denunciò la modella filippina-italiana Ambra Battilana Gutierrez, che Weinstein è nel mirino della magistratura anche se solo tre anni dopo, in seguito a scoop paralleli del New York Times e del New Yorker, le accuse contro di lui sono arrivate a massa critica.

Sulla spinta di decine di attrici e aspiranti tali uscite allo scoperto - il neonato movimento #MeToo - l'ex boss della Miramax fu incriminato per l'aggressione della Mann in un albergo di Manhattan nel 2013. Si aggiunsero altre accusatrici e altri capi di imputazione e nel marzo 2020 l'allora 68enne Weinstein fu condannato a passare 23 anni dietro le sbarre: praticamente il carcere a vita per un uomo anziano con gravi problemi di salute.