Estero

Tensione tra Israele e Iran il G7 propone una bozza di deescalation

Trump non firma il documento mentre Israele attacca la TV iraniana causando vittime

16 giugno 2025
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Il Gruppo dei sette (G7, di cui fanno parte Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Giappone e Stati Uniti) ha una bozza di comunicato congiunto per la deescalation del conflitto tra Israele e Iran, ma il presidente statunitense Donald Trump non l'avrebbe ancora firmata. Lo indica sul proprio sito l'agenzia di stampa britannica Reuters che ha visionato il testo e sentito due fonti.

La bozza contiene l'impegno per salvaguardare la stabilità dei mercati, inclusi i mercati energetici, e dice che Israele ha il diritto di difendersi.

In precedenza il premier britannico Keir Starmer aveva detto a margine del vertice del G7 di vedere un consenso nel Gruppo dei sette per la deescalation tra Israele e Iran.

Strage nella sede della tv iraniana

Intanto però Israele continua ad attaccare Teheran. Un raid ha colpito la televisione di Stato iraniana, secondo quanto riportano alcuni media a Teheran. Ad essere colpito è stato l'edificio della Radiotelevisione della Repubblica islamica dell'Iran (Irib), che ha interrotto immediatamente le trasmissioni in diretta.

Un'esplosione è avvenuta mentre la conduttrice stava parlando degli attacchi israeliani: la giornalista ha abbandonato immediatamente lo studio, secondo quanto testimonia un video rilanciato dai media iraniani.

I media ufficiali di Teheran, ripresi anche da siti dell'opposizione iraniana all'estero, indicano che l'attacco ha causato "diversi morti" fra giornalisti e maestranze. La sede della televisione, nel cuore di Teheran, è situata in un quartiere punteggiato di abitazioni residenziali, edifici istituzionali, ambasciate e uffici di corrispondenza di media come l'agenzia France-Presse (Afp).

L'emittente ha comunque ripreso le trasmissioni.

Portaerei USA in rotta verso il Medio Oriente

La portaerei statunitense Uss Nimitz ha lasciato il Mar Cinese Meridionale e si sta dirigendo verso il Medio Oriente. La nave avrebbe dovuto attraccare in Vietnam, ma la marina militare americana ha deciso di rafforzare la sua presenza nell'area mediorientale dove è in corso il conflitto che vede coinvolti Israele e Iran.