Estero

Tentativo di fuga dal carcere di Evin dopo bombardamento simbolico israeliano

Esplosioni danneggiano ingressi e tetto, prigionieri tentano la fuga ma l'area è circondata dalle forze speciali

23 giugno 2025
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Avrebbe innescato un tentativo di fuga da due settori del carcere il bombardamento "simbolico" annunciato oggi da Israele sull'area di Evin, centro di detenzione iraniano in cui sono reclusi diversi oppositori. Lo riporta Iran International, canale legato ad alcuni ambienti del dissenso in esilio con base a Londra, che afferma di aver raccolto in particolare informazioni dal fratello di uno dei detenuti: il giornalista dissidente Reza Valizadeh.

Secondo il racconto dello stesso Valizadeh, che pare sia stato in grado di contattare la famiglia, le esplosioni sono state così potenti da far tremare le mura della prigione, oltre a "sfondare il tetto della palestra". Avrebbero inoltre "danneggiato gli ingressi dei settori 7 e 8", da dove alcuni prigionieri hanno poi tentato di uscire dopo aver spento le fiamme per poter passare.

Il fratello del detenuto riporta tuttavia che l'area sarebbe stata nel frattempo "circondata" da rinforzi delle forze speciali iraniane, mentre si sente ancora il rombo dei jet israeliani sulla zona e non si escludono nuovi raid.

Altri parenti di reclusi, citati sempre da "fonti locali" riprese da Iran International, riferiscono da parte loro di aver tentato di avvicinarsi al carcere. Il sito dell'opposizione aggiunge comunque di non avere notizie di feriti fra i prigionieri.