Estero

Gli Stati Uniti donarono all'Iran il primo reattore nucleare 50 anni fa

Il programma 'Atomi per la Pace' di Eisenhower avviò la collaborazione nucleare tra USA e Iran negli anni '60

24 giugno 2025
|

Quando Donald Trump ha ordinato un attacco militare al programma nucleare iraniano, si trovava di fronte a una crisi che gli Stati Uniti hanno inconsapevolmente innescato decenni prima, fornendo a Teheran i semi della tecnologia nucleare.

Nascosto nella periferia nord della città della Repubblica islamica - ricostruisce il New York Times - si trova un piccolo reattore nucleare utilizzato per scopi scientifici pacifici con un elevato valore simbolico: fu spedito in Iran dagli Usa negli anni '60 nell'ambito del programma 'Atomi per la Pace' del presidente Dwight D. Eisenhower, che condivideva la tecnologia nucleare con gli alleati americani desiderosi di modernizzare le loro economie e avvicinarsi a Washington in un mondo diviso dalla Guerra Fredda.

Il reattore diventò il monumento alle relazioni dei due paesi, e anche al modo in cui gli Usa hanno introdotto l'Iran - allora governato da un monarca laico e filo-occidentale, lo Scià Mohammed Reza Pahlavi - alla tecnologia nucleare. Il programma atomico iraniano è diventato rapidamente oggetto di orgoglio nazionale, prima come motore di crescita economica e poi, con sgomento dell'Occidente, come potenziale fonte di supremazia militare.

"È l'eredità - sottolinea il Nyt - di un mondo radicalmente diverso, in cui l'America non aveva ancora compreso quanto velocemente i segreti nucleari svelati alla fine della Seconda Guerra Mondiale avrebbero rappresentato una minaccia per gli Stati Uniti".

'Atomi per la Pace' è nato da un discorso pronunciato da Eisenhower alle Nazioni Unite nel dicembre 1953, in cui metteva in guardia dai pericoli di una corsa agli armamenti nucleari con l'Unione Sovietica e spiegò che il mondo avrebbe dovuto comprendere meglio una tecnologia così distruttiva e che i suoi segreti avrebbero dovuto essere condivisi e utilizzati in modo costruttivo.

L'amministrazione Usa vedeva poi il programma come un modo per ottenere influenza su importanti pezzi dello scacchiere globale della Guerra Fredda, tra cui Israele, Pakistan e Iran, a cui furono fornite informazioni, addestramento e attrezzature nucleari da utilizzare per scopi pacifici, come la scienza, la medicina e l'energia.