Il tabloid britannico sostiene che Mosca agevoli i flussi migratori per destabilizzare i Paesi occidentali
Il flusso migratorio verso il Regno Unito stenta a calare, a dispetto di anni di promesse su una stretta post Brexit ai confini sbandierate a suo tempo dai governi conservatori e riproposte ora dal premier laburista moderato Keir Starmer, e il Sun ha un nemico esterno da additare come colpevole: Vladimir Putin, denunciato quanto meno nei panni di sospetto corresponsabile del fenomeno.
Il tabloid della destra populista britannica, di proprietà di Rupert Murdoch, lancia la sua accusa in prima pagina, "in esclusiva". E si richiama ai sospetti di fonti anonime interne agli apparati di sicurezza dell'isola: sospetti che vanno ad aggiungersi alle accuse ricorrenti sui mancati controlli della Francia, Paese alleato da dove parte il grosso delle "piccole imbarcazioni" di scafisti nell'ultima tappa delle traversate della Manica verso l'Inghilterra.
Il titolo si regge sul solito gioco di parole: "From Russia with shove", a ricordare il "From Russia with love" di uno dei film più noti della saga di James Bond, l'agente 007. Mentre nel testo si avanza la tesi che Mosca, direttamente o indirettamente, lavori sotto traccia per favorire il flusso migratorio clandestino verso Paesi sgraditi al Cremlino rendendo disponibili ai trafficanti documenti falsi, trasporti e persino scorte su alcune rotte: con l'obiettivo di mettere sotto pressione "le difese di confine" e di "seminare le divisioni" nelle società delle nazioni "nemiche".
Il Sun cita in particolare un misterioso "alto funzionario della sicurezza" che peraltro si esprime in modo più vago, imputando genericamente a "Stati ostili e attori maligni di usare l'immigrazione illegale per testare le difese di frontiera, causare perturbazioni e destabilizzare Paesi come la Gran Bretagna". Non senza aggiungere che è per questo che "la Nato sta ora mettendo la questione dei confini al centro della difesa collettiva".