Jordan, ex veterano del Vietnam, aveva 79 anni. L’esecuzione in Mississippi
Il boia ha colpito in Mississippi. Un ex veterano del Vietnam di quasi 80 anni, che aveva trascorso 50 anni nel braccio della morte, è stato giustiziato tramite iniezione letale nel penitenziario statale di Parchman. Richard Gerald Jordan era dal 1976 in attesa della sua esecuzione per il rapimento e l'uccisione della moglie di un funzionario di banca. Jordan diviene così la terza persona a essere giustiziata in Mississippi negli ultimi 10 anni (l'ultima esecuzione è avvenuta nel dicembre 2022). Affetto da un disturbo da stress post-traumatico, era uno dei tanti detenuti che hanno intentato una causa contro lo Stato per il suo protocollo basato su tre farmaci e definito disumano.
Nel gennaio 1976 – secondo i registri del tribunale – Jordan chiamò la Gulf National Bank a Gulfport chiedendo di parlare con un funzionario addetto ai prestiti. Dopo che gli fu detto che Charles Marter poteva parlare con lui riattaccò, cercò l'indirizzo di casa dei Marter su un elenco telefonico e rapì la moglie dell'uomo, Edwina. Poi la portò in un bosco e le sparò, uccidendola, prima di chiamare il marito, sostenendo che era sana e salva e chiedendo 25’000 dollari come riscatto. "Avrebbe dovuto succedere molto tempo fa. Non sono realmente interessato a concedergli il beneficio del dubbio, deve essere punito", ha detto prima dell'esecuzione uno dei figli della donna, Eric Marter, che all'epoca del rapimento e omicidio aveva 11 anni. Secondo il Death Penalty Information Center, all'inizio dell'anno Jordan era una delle 22 persone condannate negli anni 70 che si trovavano ancora nel braccio della morte. La sua esecuzione ha posto fine a quattro procedimenti e numerosi appelli.
Lunedì la Corte Suprema ha respinto un ultimo ricorso che sosteneva che gli era stato negato il diritto a un giusto processo. "Non gli è mai stato concesso ciò a cui la legge gli dava diritto, ovvero un professionista della salute mentale indipendente dall'accusa e in grado di assisterlo nella difesa", ha affermato l'avvocato Krissy Nobile, direttrice dell'Office of Capital Post-Conviction Counsel del Mississippi, che ha rappresentato l'uomo. "Per questo motivo – ha aggiunto – la giuria non ha mai avuto accesso alle sue esperienze in Vietnam". Una recente petizione che chiedeva clemenza al governatore Tate Reeves ha fatto eco alle affermazioni di Nobile, sottolineando che Jordan soffriva di un grave disturbo da stress post-traumatico dopo aver prestato servizio per tre turni consecutivi in Vietnam, il che avrebbe potuto essere un fattore determinante nel suo crimine. Marter tuttavia ha detto di non credere a questa argomentazione.