Estero

GHF continua gli aiuti a Gaza nonostante le critiche

La fondazione, sostenuta da USA e Israele, ribadisce l'impegno umanitario.

2 luglio 2025
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La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta da Stati Uniti e Israele ma criticata dalle Nazioni Unite e da numerose organizzazioni non governative internazionali, ha confermato la sua intenzione di proseguire con la fornitura di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. La dichiarazione è stata rilasciata dal direttore della fondazione, che ha negato le accuse di vittime palestinesi nei siti gestiti dall'organizzazione.

"Non chiuderemo. Abbiamo un compito da svolgere. È molto semplice: fornire cibo gratuito ogni giorno alla popolazione di Gaza. Tutto qui", ha affermato Johnnie Moore, presidente della GHF, durante un incontro con i giornalisti a Bruxelles. Moore, noto per essere un cristiano evangelico e alleato del presidente Donald Trump, ha sottolineato l'impegno della sua organizzazione a continuare le operazioni anche in caso di cessate il fuoco.

"A meno che non fossimo costretti a farlo, non abbiamo assolutamente intenzione di abbandonare queste persone", ha ribadito Moore. La GHF, un'organizzazione benefica privata con sede ufficiale negli Stati Uniti, ha distribuito oltre un milione di scatole di cibo da quando ha iniziato le sue operazioni nella Striscia di Gaza il 26 maggio. Questo intervento è avvenuto dopo che Israele ha interrotto i flussi di aiuti alimentari verso il territorio palestinese per oltre due mesi, nonostante gli allarmi di una potenziale carestia.