Estero

Eroismo di una bambina sopravvissuta alla strage di Southport

La piccola ha lottato per salvarsi e proteggere altre coetanee durante l'attacco in un centro ricreativo vicino Liverpool

9 luglio 2025
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Spunta la storia di una bimba superstite eroina, capace di "combattere come una guerriera" per salvare se stessa e difendere altre coetanee, dalla seconda giornata di udienze in corso a Liverpool della commissione indipendente chiamata a condurre un'inchiesta pubblica sulla strage di bambine che quasi un anno fa, a fine luglio del 2024, inorridì il Regno Unito.

Una vicenda a cui seguirono disordini indiscriminati anti-migranti in varie città del Paese, nell'ambito dei cosiddetti "riots" dell'agosto successivo; e sulle cui origini la commissione - affidata alla guida di un alto magistrato a riposo dalla ministra dell'Interno, Yvette Cooper, sullo sfondo delle polemiche che investirono anche il governo di Keir Starmer in relazione ad accuse di mancanza di trasparenza e prevenzione - è incaricata di provare a fare luce.

Teatro del fatto di sangue fu Southport, località di mare vicino a Liverpool, nel nord dell'Inghilterra: qui Axel Rudakubana, un giovane nemmeno 18enne, figlio di rifugiati ruandesi, fece irruzione in preda a un raptus di odio e violenza insensata in un centro ricreativo, seminando il terrore coltello alla mano fra decine di bambine (fra i 5 e i 10 anni) che si esercitavano in un saggio di danza con le loro maestre sulle musiche di Taylor Swift.

Il bilancio fu di tre piccole uccise - Alice, Elsie e Bebe - e un'altra decina ferite assieme a due adulti. Le prime sedute dell'inchiesta sono dedicate all'audizione dei genitori delle vittime. Fra loro la mamma di una bimba protetta dall'anonimato, C1 sopravvissuta a ben 33 coltellate inflitte dall'aggressore, la quale ha raccontato "l'inferno sulla terra" vissuto dalla figlia in settimane di ospedale per le atroci ferite riportate; ma anche il coraggio istintivo della sua reazione, testimoniato dalle sconvolgenti immagini di una videocamera di sorveglianza in cui la si vede cercare di scappare e continuare a lottare, pur gravemente ferita, dopo essere stata afferrata da Rudakubana e trascinata di nuovo nella stanza dell'orrore.