La Cina ha avviato "un'azione sul contrabbando delle terre rare", essenziali per la produzione hi-tech e di cui il Dragone è di gran lunga il maggior produttore a livello mondiale. La portavoce del ministero del Commercio, He Yongqian, ha affermato che "i minerali strategici come antimonio e gallio presentano evidenti applicazioni a duplice uso sia in ambito civile sia militare, e che l'imposizione di controlli sulle esportazioni è in linea con la prassi internazionale".
Inoltre, "prevenire con forza le fughe illegali, le autorità cinesi preposte hanno lanciato una campagna speciale contro il contrabbando di minerali strategici".
He, durante il briefing settimanale, ha respinto gli addebiti rivolti alla Cina sui controlli strumentali sull'export delle terre rare, come leva da usare nelle tensioni e nei contenziosi commerciali con Usa e Ue, in forza della necessità di scoraggiare possibili scopi a doppio uso, civile e militare.
"In qualità di grande Paese responsabile, la Cina tiene pienamente conto della legittima domanda civile di questi minerali strategici da parte di altri Paesi. Esaminiamo e approviamo le domande di licenza di esportazione in conformità con le leggi e i regolamenti", ha concluso la portavoce.