Estero

Conferenza a Roma per la ricostruzione dell'Ucraina

Tajani e Meloni ribadiscono il sostegno italiano a Kiev contro l'aggressione russa

10 luglio 2025
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"Benvenuti a Roma e in Italia. Siamo orgogliosi perché questa conferenza riveste un elevatissimo grado di importanza perché crediamo nell'Ucraina". Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani aprendo la sessione plenaria della Conferenza per la ripresa dell'Ucraina.

"Questo incontro non è solo di carattere economico ma vuole dare un messaggio molto chiaro: l'Ucraina non è sola, vogliamo sostenere la libertà, l'indipendenza e vogliamo essere protagonisti della ricostruzione del Paese, presidente Zelensky", ha aggiunto rivolgendosi al leader ucraino in platea.

Io e la premier Meloni - ha aggiunto Tajani - "abbiamo voluto questa conferenza nella Capitale a dimostrazione della grande unità tra Paesi liberi, tra imprese private per far sì che all'Ucraina arrivasse un concreto sostegno per ricostruirla dopo l'ingiusto e vergognoso attacco che subisce ogni giorno. Anche questa notte ci sono stati attacchi non contro le forze armate ucraine, ma contro popolazione civile, contro la città di Kiev. Questo è veramente inaccettabile. Noi lavoriamo per la pace, vogliamo costruire la pace. Vogliamo che il popolo ucraino non soffra più".

"La partecipazione così ampia, a così alto livello a questa conferenza - ha detto da parte sua la premier italiana Giorgia Meloni - trasmette al mondo un messaggio importante: ognuno di noi è qui per fare la propria parte per un obiettivo comune, guardare oltre l'insopportabile ingiustizia che da più di tre anni viene inflitta al popolo ucraino e sapere immaginare ora un'Ucraina ricostruita, libera, prospera. Intendiamo raggiungere questo scopo non solo aiutando l'Ucraina a difendersi, portando avanti ogni sforzo per la pace ma anche sapendo immaginare il dopo, sapendo costruire quello che è stato distrutto, strade, ponti, scuole, chiese, ospedali".

"Dovremo tenere conto di chi ha fatto tutto ciò che poteva per impedire questa barbarie e chi invece non lo ha fatto. È per questo, come scritto anche nella dichiarazione dei ministri delle finanze del G7, che noi vogliamo lavorare con l'Ucraina anche per non consentire che della ricostruzione possano beneficiare anche quelle entità che hanno contribuito a finanziare la macchina da guerra russa", ha aggiunto Meloni.

"Investire in Ucraina - ha sottolineato la premier italiana - è un investimento su noi stessi perché riguarda ciascuno di noi, per questo dobbiamo essere orgogliosi del risultato che oggi raggiungiamo tutti insieme, nazioni, organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, autorità locali, settore imprenditoriale, società civile. Insieme abbiamo assunto impegni con la conferenza di oggi per oltre 10 miliardi di euro".