Arrestato un altro sindaco dell'opposizione

Ozgur Kabadayi, sindaco eletto con il maggior partito di opposizione Chp a Sile, un municipio a nord di Istanbul, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta che va avanti da mesi e coinvolge esponenti del Chp.

Secondo quanto riporta il quotidiano Sabah, Kabadayi è stato messo in custodia per varie accuse, tra cui "costituzione di un'organizzazione criminale", "estorsione", "corruzione" e "turbativa di appalti", assieme ad altre sei persone impiegate nella municipalità di Sile, che si trova a nord est di Istanbul, nei pressi del mar Nero.

Si tratta dell'ennesima operazione che colpisce sindaci eletti col maggior partito di opposizione a Istanbul ma anche in altre città del Paese. Sabato erano finiti in manette, accusati di corruzione, i sindaci eletti con il Chp ad Adana, Antalya e Adiyaman, località del sud ovest e del sud est della Turchia mentre in marzo era stato messo in custodia Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, ritenuto il principale avversario del presidente del Recep Tayyip Erdogan, che dopo l'arresto è stato sospeso dall'incarico e si trova ancora in custodia cautelare.

"Dimenticate un giusto processo, le nostre vite sono ora in pericolo. Ciò che è stato fatto non può essere giustificato dalla legge o dalla coscienza", ha affermato Imamoglu, commentando l'arresto di oggi su X.

Secondo quanto riferisce l'agenzia Reuters sul suo sito, da quando l'inchiesta è iniziata alla fine del 2024, oltre 500 persone sono state messe in custodia e per 220 di loro l'arresto è stato confermato, mentre sono in tutto 14 i sindaci del Chp che si trovano in arresto in attesa che si concluda il processo. Il caso di Imamoglu aveva provocato grandi manifestazioni anti governative a Istanbul e in altre città della Turchia e mentre il Chp ha negato le accuse, sostenendo che si tratti di processi politici, Erdogan ha sempre difeso l'indipendenza della Magistratura turca.