Estero

Tragedia in Valle d'Aosta: giovane escursionista francese perde la vita

Liam Rezac, 15 anni, precipita durante un'escursione alla Becca di Viou. Inutili i tentativi di soccorso notturni.

23 luglio 2025
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"Sto rientrando, ho sbagliato direzione, sotto di me però vedo il sentiero". Ma il tentativo di raggiungere quel tracciato gli è stato fatale. Liam Rezac, quindicenne francese, è stato trovato morto all'alba alle pendici della Becca di Viou, vetta di 2.856 metri che sovrasta la piana di Aosta. La caduta in un canalone non gli ha lasciato scampo.

Per tutta la notte i genitori hanno sperato di poterlo riabbracciare. Non sono bastati i continui scambi di messaggi, la condivisione della posizione, le videochiamate.

Quando la macchina dei soccorsi, verso le 20 di ieri, si è messa in moto, Liam era probabilmente già senza vita. La morte - in base ai primi rilievi - è avvenuta sul colpo, a causa dei traumi riportati. L'ultimo contatto con la famiglia risale alle 18.38: un messaggio con le proprie coordinate. Poi, i successivi tentativi di contatto da parte della madre e del padre non hanno più trovato risposta.

Liam, originario di Erbrée, comune di 1.700 residenti in Bretagna, avrebbe compiuto 16 anni il prossimo 31 dicembre. Era in vacanza da alcuni giorni con i suoi familiari in Valle d'Aosta. La 'base' in un alloggio a Charvensod, alle porte del capoluogo regionale. Le giornate, ognuna diversa dall'altra, tra i paesaggi alpini delle località valdostane.

Alle 12.30 l'arrivo a Valpelline, paese a poco meno di mille metri di quota. Da lì inizia uno dei principali itinerari per raggiungere la vetta della Becca di Viou. Una salita escursionistica, ma lunga e con 1.900 metri di salita. L'altimetria del tracciato non deve averlo intimorito e così lui, abituato alle uscite in montagna, ha deciso di incamminarsi.

Il gruppo quindi si è separato: in quella vallata, dietro cui si staglia il massiccio svizzero del Grand Combin, i genitori hanno visto Liam vivo per l'ultima volta. In base al tipo di escursione - concordano vigili del fuoco e soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia, che hanno condotto le ricerche - il giovane era vestito e attrezzato in modo appropriato.

In vetta alla Becca di Viou però Liam non è arrivato. A confermarlo c'è la traccia satellitare registrata dal suo orologio. "Ho sbagliato sentiero, ma non sono in difficoltà". È di questo tenore uno dei messaggi mandati ai genitori. Le videochiamate e la condivisione della posizione davano loro una certa sicurezza. "Sto rientrando, ho sbagliato direzione, sotto di me però vedo il sentiero", ha scritto ancora. "Ti aspettiamo a valle per rientrare in alloggio". L'ultimo contatto è delle 18.38, poi Liam non ha più risposto né visualizzato i messaggi. L'angoscia è cresciuta ora dopo ora.

"Erano circa le 20 - spiega André Chaussod, funzionario dei vigili del fuoco di Aosta - quando è stato dato l'allarme. La macchina dei soccorsi si è subito attivata con 11 vigili del fuoco, con i volontari, i droni e i cinofili. Oltre al sindaco di Valpelline e a cinque uomini del soccorso alpino della guardia di finanza. Le ricerche sono andate avanti senza interruzione tutta la notte".

"Probabilmente - riferisce il primo cittadino di Valpelline, Maurizio Lanivi, volontario di protezione civile - scendendo ha visto il segnale di un altro sentiero, il 105 che va verso Oyace, verso il bivacco La Liée, e poi deve aver sbagliato strada nel tratto di discesa, quindi è finito su questo pendio molto ripido".

Alle sei di mattina, con le prime luci dell'alba, il sorvolo in elicottero di soccorso alpino valdostano e 118 ha permesso di individuare il corpo a 1.600 metri di quota. La salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero del capoluogo regionale. È atteso il nulla osta al trasferimento da parte della procura. Al momento non è stata disposta autopsia e non sembrano profilarsi responsabilità penali per i genitori.