Zelensky punta a un vertice con Putin, ma il Cremlino chiede preparazione complessa
Dopo oltre sette settimane i negoziatori russi e ucraini sono tornati a parlarsi di persona nella terza tornata delle trattative avviate a Istanbul con la mediazione della Turchia.
Colloqui che secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbero aprire la strada a un vertice con Putin che suggelli la pace. Ma il Cremlino ha avvertito che prima è necessario "un lavoro complesso" di preparazione.
"I rappresentanti dell'Ucraina insisteranno ancora una volta sulla necessità di un urgente e completo cessate il fuoco", ha scritto Zelensky su X poco prima dell'inizio delle trattative. "L'obiettivo finale è ovviamente un cessate il fuoco che costruisca la strada alla pace", gli ha fatto eco il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. Ma la Russia ha detto più volte che un cessate il fuoco non può essere raggiunto senza un accordo complessivo su una soluzione di pace duratura.
La delegazione ucraina, guidata come nelle due tornate precedenti dall'ex ministro della Difesa Rustem Umerov, è arrivata nella città sul Bosforo dopo che ad Ankara il capo di gabinetto della presidenza di Kiev, Andrey Yermak, aveva avuto un incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Durante il colloquio, è stata discussa tra l'altro la possibilità di una "ulteriore cooperazione nella difesa" tra l'Ucraina e la Turchia, ha scritto sul suo canale Telegram Yermak. E l'incontro tra le delegazioni russa e ucraina, svoltosi presso il palazzo Ciragan, è stato preceduto da un colloquio ristretto a tre tra il ministro turco Fidan, Umerov e il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky.
Alla vigilia dei colloqui, Zelensky aveva detto che "l'Ucraina è pronta a lavorare nel modo più produttivo possibile" per arrivare alla pace e per "preparare un incontro dei leader per la vera fine di questa guerra". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che, dopo gli scambi di prigionieri concordati nelle due precedenti tornate, quella odierna doveva servire proprio ad avviare il lavoro per "la preparazione dell'incontro al vertice".
Un lavoro tuttavia "complesso" che deve passare attraverso la ricerca di punti comuni tra i memoranda preparati dalle due parti con le rispettive proposte di pace. Ma i documenti sono "diametralmente opposti", ha avvertito il portavoce di Putin. "Nessuno si aspetta una strada facile", ha affermato ancora Peskov.
Sul terreno, prosegue l'avanzata delle forze russe, che secondo il ministero della Difesa hanno conquistato un altro villaggio, Varachino, nella regione settentrionale ucraina di Sumy. Mentre le autorità ucraine, secondo le quali le perdite russe dall'inizio del conflitto avrebbero superato il milione di soldati, hanno detto che due civili sono stati uccisi e altri 30 feriti in raid russi nelle ultime 24 ore sulla stessa regione di Sumy e su quella di Kherson, nel sud del Paese. Nella regione russa di Rostov, invece, il governatore ha riferito che tre persone sono rimaste ferite in seguito a un attacco di droni ucraini.
La Marina russa ha intanto annunciato oggi l'inizio di esercitazioni navali con le flotte del Nord, del Pacifico, del Baltico e con la flottiglia del Caspio. Manovre denominate 'Tempesta di luglio' alle quali è prevista la partecipazione di 150 unità navali, 120 velivoli e oltre 15.000 militari.