L'ONG accusa Israele di crimini di guerra contro civili palestinesi in cerca di aiuti alimentari
Le forze israeliane presenti nei siti del sistema di distribuzione degli aiuti a Gaza "hanno regolarmente aperto il fuoco sui civili palestinesi affamati, commettendo atti che costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale e crimini di guerra": lo afferma oggi la ong Human Rights Watch (Hrw).
"Incidenti con vittime multiple si sono verificati quasi quotidianamente nei pressi dei quattro siti gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), che opera in coordinamento con l'esercito israeliano. Secondo le Nazioni Unite, almeno 859 palestinesi sono stati uccisi mentre tentavano di ottenere aiuti nei siti della GHF tra il 27 maggio e il 31 luglio 2025, la maggior parte dei quali dall'esercito israeliano", si legge in un comunicato. "La grave situazione umanitaria è il risultato diretto dell'uso da parte di Israele della fame dei civili come arma di guerra, un crimine di guerra, nonché della continua privazione intenzionale di aiuti e servizi di base da parte di Israele, azioni che costituiscono un crimine di sterminio contro l'umanità e atti di genocidio.
"Le forze israeliane non solo stanno deliberatamente affamando i civili palestinesi, ma ora li uccidono quasi ogni giorno mentre cercano disperatamente cibo per le loro famiglie", ha affermato Belkis Wille, vicedirettrice per le crisi e i conflitti di Human Rights Watch. "Le forze israeliane sostenute dagli Stati Uniti e gli appaltatori privati hanno messo in atto un sistema di distribuzione degli aiuti imperfetto e militarizzato che ha trasformato la distribuzione degli aiuti in regolari bagni di sangue", ha aggiunto.
"Gli Stati dovrebbero esercitare pressioni sulle autorità israeliane affinché cessino immediatamente l'uso della forza letale come metodo di controllo della folla contro i civili palestinesi, revochino le restrizioni illegali all'ingresso degli aiuti umanitari e sospendano questo sistema di distribuzione difettoso", prosegue la nota. "Al contrario, alle Nazioni Unite e alle altre organizzazioni umanitarie dovrebbe essere consentito di riprendere la distribuzione di aiuti in tutta Gaza su larga scala e senza restrizioni, poiché hanno dimostrato di essere in grado di sfamare la popolazione in linea con gli standard umanitari e come richiesto dalle sentenze vincolanti della Corte internazionale di giustizia nel caso di genocidio intentato dal Sudafrica contro Israele".