Cerimonie con 120 nazioni presenti per ricordare le vittime e promuovere la pace globale
A 80 anni dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki il Giappone si prepara alla commemorazione di una "catastrofe immane": quella innescata dalla Seconda guerra mondiale, "che non può e non deve essere dimenticata dalle nuove generazioni, per non trovarci a combattere in un altro conflitto".
Le parole del premier nipponico, Shigeru Ishiba, nel corso di un'audizione parlamentare, anticipano il presagio di una nuova era, che vede l'avvicendarsi di molteplici ostilità a livello globale, e la mai sopita animosità tra le due maggiori potenze nucleari, Russia e Stati Uniti, in un mondo ancora diviso in blocchi e fazioni, nonostante le tragiche lezioni della storia.
Un numero record di 120 nazioni sarà presente a Hiroshima mercoledì, rende noto la municipalità della città situata a sud-ovest del Giappone, dove nelle prime ore del mattino del 6 agosto 1945 l'aeronautica militare statunitense sganciò la bomba atomica 'Little Boy', provocando oltre 140.000 vittime, con la distruzione di circa il 70% degli edifici. Tre giorni dopo, gli americani usarono un'altra bomba su Nagasaki, causando la morte di almeno 74.000 persone, quasi esclusivamente civili.
Ad oggi il Giappone è l'unica nazione vittima di un attacco nucleare in tempo di guerra. Un monito di una importanza inequivocabile, che Tokyo non intende omettere di scandire alla memoria del mondo. Al Parco del Memoriale della Pace, in cui si trovano le rovine del Genbaku Dome, uno dei pochi edifici che rimasero in piedi vicino all'epicentro dell'esplosione, saranno presenti i rappresentanti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia tra i Paesi possessori di armi nucleari. Parteciperanno anche l'India, nazione che non aderisce al Trattato di non proliferazione nucleare, e lo Stato nucleare de facto di Israele.
La Palestina e Taiwan, non riconosciuti come Paesi dal governo giapponese, parteciperanno alla cerimonia per la prima volta. Assenti Cina, Pakistan e Corea del Nord. Il sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, ha dichiarato che c'è una crescente consapevolezza della storia della città a livello internazionale, sottolineando che nell'ultimo anno, il museo che documenta la devastazione del bombardamento è stato visitato da un numero record di 2,26 milioni di persone.
"Come prima città a sperimentare la devastazione nucleare intendiamo condividere 'lo spirito di Hiroshima', e promuovere una maggiore consapevolezza della pace a partire dalla conoscenza di base tra i più giovani", ha detto Matsui. Un discernimento su più fronti che ha portato all'assegnazione del Premio Nobel per la Pace nel 2024 al Nihon Hidankyo, un'organizzazione di base di 'hibakusha', i sopravvissuti ai bombardamenti atomici, premiando i loro sforzi per un mondo libero da armi nucleari. Dello stesso avviso il primo cittadino di Nagasaki, che si aspetta una partecipazione record da oltre 100 Paesi e regioni per la cerimonia di sabato.
Quest'anno la città ha invitato tutti i Paesi e le regioni con missioni diplomatiche in Giappone o uffici di rappresentanza presso le Nazioni Unite, e ha accettato la richiesta di Taiwan di partecipare per la prima volta. "Spero che, assistendo in prima persona alla realtà del bombardamento atomico, i partecipanti si rendano conto delle conseguenze disumane dell'uso delle armi nucleari", ha dichiarato il sindaco Shiro Suzuki.
Tra i partecipanti è probabile la presenza della Russia, per la prima volta dall'inizio della guerra con l'Ucraina. L'ambasciatore statunitense in Giappone, George Glass, sarà a entrambe le cerimonie di Hiroshima e Nagasaki, ha annunciato lunedì l'ambasciata statunitense a Tokyo. Il suo predecessore, Rahm Emanuel, aveva saltato l'evento di Nagasaki, l'anno scorso, in risposta al mancato invito di Israele.