Estero

Putin dice sì al vertice con Trump, ma non con Zelensky

Il Cremlino ha annunciato di avere concordato con gli Usa un vertice da tenersi "orientativamente la settimana prossima"

Matrioske
(Keystone)
7 agosto 2025
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Il Cremlino ha annunciato di avere concordato con gli Usa un vertice tra Vladimir Putin e Donald Trump da tenersi "orientativamente la settimana prossima".

Ma ha escluso un incontro con Volodymyr Zelensky, nonostante il presidente ucraino sia tornato ad invocarlo come unico modo di "trovare soluzioni concrete" per porre fine al conflitto.

Alcune fonti della Casa Bianca - citate dal New York Post e da Politico - però rilanciano sul coinvolgimento di Zelensky: il tycoon acconsentirà a incontrare Putin - affermano - solo se il leader del Cremlino vedrà anche il suo omologo ucraino.

"Su proposta della parte americana è stato sostanzialmente concordato un incontro tra i presidenti Putin e Trump", ha detto il consigliere per la politica estera russo, Yuri Ushakov, presente mercoledì al faccia a faccia di tre ore al Cremlino tra il leader di Mosca e l'inviato americano Steve Witkoff. "Ora, insieme ai colleghi americani, stiamo iniziando la preparazione concreta", ha aggiunto Ushakov. "E‘ stata presa in considerazione l'opzione di tenere l'incontro la prossima settimana, e siamo piuttosto ottimisti al riguardo", ha affermato ancora il rappresentante del Cremlino.


Keystone
Bacio Putin-Trump

Mercoledì la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, aveva detto che Trump "è disponibile a incontrare sia il presidente Putin che il presidente Zelensky". E il tycoon aveva riconosciuto che "ci sono buone chance di un incontro con Putin". Secondo il segretario di Stato, Marco Rubio, c’è comunque "ancora molto lavoro" prima del vertice russo-americano, che sarebbe il primo da quello del giugno del 2021 tra Putin e Joe Biden. Secondo Ushakov, invece, "anche la sede è stata concordata, in linea di principio" e sarà annunciata "in seguito". E ricevendo al Cremlino il presidente emiratino, Mohamed bin Zayed al Nahyan, Putin ha detto che proprio gli Emirati arabi uniti sarebbero tra "i luoghi del tutto adatti" per ospitare il vertice. "Abbiamo molti amici - ha sottolineato il leader russo - pronti ad aiutarci a organizzare eventi di questo tipo. Uno di questi amici è il presidente degli Emirati arabi uniti".

Quanto alla possibilità di un vertice a tre che includa Zelensky, Putin ha affermato che si è ancora "lontani dal creare le condizioni" per un tale incontro. Più volte Mosca ha detto che un faccia a faccia tra Putin e Zelensky dovrebbe avvenire alla chiusura delle trattative per la pace. Ushakov ha affermato che nel colloquio del giorno prima Witkoff ha solo "menzionato" l'ipotesi di un vertice russo-ucraino, ma "la parte russa ha deciso di non commentarlo del tutto".

Il Cremlino non ha fatto alcun cenno alla scadenza, in queste ore, dell'ultimatum posto da Trump a Putin per porre fine alle ostilità, e all'eventualità che, in caso contrario, il presidente Usa ricorra a sanzioni contro Mosca. Sul tema del conflitto, il colloquio tra Putin e Witkoff è stato "pragmatico e costruttivo", ha commentato Ushakov, secondo il quale "sono state prese in considerazione idee per un ulteriore lavoro congiunto".

Zelensky, che ha avuto consultazioni telefoniche con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha detto che "l'Europa deve essere tra i partecipanti" alle trattative per la fine di un conflitto in atto nel continente. "La posizione dell'Europa è chiara - ha cercato di rassicurarlo von der Leyen -. Sosteniamo pienamente l'Ucraina e continueremo a svolgere un ruolo attivo per garantire una pace giusta e duratura". Mentre il portavoce del governo tedesco, Stefan Kornelius ha sottolineato che nel loro colloquio Merz e Zelensky hanno "concordato di mantenersi in dialogo con i partner europei e con gli Stati uniti" e "il cancelliere ha confermato al presidente ucraino il suo sostegno".