Estero

Amnesty International critica duramente il piano israeliano su Gaza City

L'organizzazione denuncia il rischio di atrocità di massa e chiede l'intervento della comunità internazionale

8 agosto 2025
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Amnesty International giudica "oltraggiosa" la decisione israeliana di "assumere il controllo" di Gaza City. Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International, ha così commentato la decisione del gabinetto di sicurezza israeliano di approvare il piano del primo ministro Netanyahu di "assumere il controllo" di Gaza City, dove quasi un milione di palestinesi sta cercando di sopravvivere in condizioni inumane.

"È profondamente oltraggioso e sconcertante che il gabinetto israeliano abbia approvato il piano per aumentare la presenza militare sul terreno nella Striscia di Gaza occupata e assumere completamente il controllo di Gaza City. Niente potrà mai giustificare le ulteriori atrocità di massa che una estesa operazione militare nella città comporterà".

"Il piano, dichiaratamente approvato con la motivazione di ottenere il ritorno in libertà degli ostaggi, vede contrarie le famiglie di questi ultimi e i vertici militari israeliani. Se attuato, causerà livelli incredibili di sofferenza alle persone palestinesi della Striscia di Gaza che stanno facendo la fame nel genocidio in corso. Il piano violerà anche il diritto internazionale e aggirerà il parere consultivo della Corte internazionale di giustizia, secondo la quale la continua presenza di Israele nel Territorio palestinese occupato è illegale e deve cessare".

"Amnesty International - aggiunge - sollecita il gabinetto di sicurezza israeliano a sospendere e annullare immediatamente questa colossale atrocità in divenire prima che sia troppo tardi e a porre fine al genocidio. Ribadiamo il nostro appello ad Hamas e ad altri gruppi armati palestinesi a rimettere in libertà tutti gli ostaggi civili, subito e senza condizioni".

Inoltre, "la comunità Internazionale, in particolare gli alleati di Israele tra cui l'Unione europea e i suoi Stati membri, non possono stare a guardare tra vuote banalitá e condanne che costituirebbero un'ulteriore cortina fumogena per permettere agli orrori del genocidio israeliano di proseguire. Gli Stati devono urgentemente sospendere tutti i trasferimenti di armi, adottare sanzioni mirate e porre fine a ogni rapporto con entità israeliane che possa contribuire al genocidio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza".