Terzo mese di fila a causa dei dazi Usa. Male comparto auto
Terza flessione mensile consecutiva per le esportazioni giapponesi, a fronte dei dazi imposti dall'amministrazione Trump che continuano a penalizzare le merci del Sol Levante sul primo mercato di sbocco all'estero.
In luglio l'export segna un calo del 2,6%, oltre le stime degli analisti che si attendevano un meno 2,1%, e segue la contrazione dello 0,5% del mese precedente. Nello specifico, l'export verso gli Stati Uniti ha segnato una correzione del 10,1%, con una diminuzione in termini di valore per il comparto auto del 28,4%. Ridimensionato anche l'import, che è sceso del 7,5%, complici la debolezza dello yen che rende le merci dall'estero più care e i minori costi energetici.
In aprile il presidente americano Donald Trump ha aumentato i dazi sui veicoli di 25 punti percentuali, portandoli al 27,5%. Alla fine di luglio Tokyo e Washington hanno concordato di ridurre l'aliquota al 15%, anche se non è ancora chiaro quando entrerà in vigore. I produttori automobilistici nipponici hanno assorbito gran parte dei costi tariffari aggiuntivi, riducendo i prezzi per proteggere i volumi di spedizione. Tuttavia, secondo gli economisti, gran parte dei costi verranno trasferiti sui consumatori statunitensi: una dinamica che potrebbe ridurre ulteriormente le vendite sul mercato americano.