La Casa Bianca invia una lista di opere che violano le norme anti-Dei, scatenando critiche
Nella crociata contro l'arte "woke" il presidente Donald Trump è tornato alla carica con lo Smithsonian: la Casa Bianca ha mandato alla rete federale di musei di Washington una lista di 26 opere o iniziative che a suo avviso violano le norme anti-Dei (diversità, equità e inclusione) emanate all'inizio del secondo mandato.
C'è il dipinto di Amy Sherald che trasforma una donna trans afro-americana nella Statua della Libertà assieme al quadro di Rigoberto González intitolato "Fuga in Egitto: Profughi che attraversano il muro di confine per entrare in Texas" in cui una famiglia di migranti viene assimilata alla Sacra Famiglia del Vangelo. "Il presidente Trump ha ragione sullo Smithsonian" è il titolo del messaggio postato sul sito della presidenza in cui sono elencati 26 "peccati mortali" di cui lo Smithsonian, a cui fanno capo 21 musei, biblioteche, centri di ricerca e lo zoo di Washington, si è reso colpevole presentando al pubblico opere d'arte e mostre in cui compaiono immagini e frasi che violano l'ortodossia trumpiana in materia di sessualità, razza e immigrazione.
Pesanti critiche sono arrivate da sinistra alla "lista nera" assimilata dai critici - tra questi lo stesso González - alle iniziative della Germania di Adolf Hitler contro la cosiddetta "arte degenerata". Molte delle opere e delle mostre citate ad esempio dalla Casa Bianca erano state incluse in un articolo uscito il 15 agosto sul magazine conservatore The Federalist.
Ed ecco alcuni esempi: gli strali della Casa Bianca sono caduti su una infografica creata dal Museo nazionale di Storia Afro-Americana nel 2020 durante le proteste del Black Lives Matter e successivamente rimossa che includeva descrizioni delle strutture familiari, religione e atteggiamenti della "cultura dominante bianca", ma anche su una serie di ritratti commissionati dalla National Portrait Gallery all'artista Hugo Crosthwaite raffiguranti il medico in prima fila nella lotta al Covid Anthony Fauci (una bestia nera del ministro della Salute Robert Kennedy Jr), l'attivista Angela Davis e la candidata socialista alle presidenziali del 2024 Claudia De la Cruz. È la seconda volta questa settimana che l'amministrazione Trump attacca pubblicamente lo Smithsonian e, in generale, la programmazione dei musei americani. Lunedì il presidente ha scritto su Truth Social che i musei sono "l'ultimo segmento rimasto del woke", mentre all'inizio di agosto, la Casa Bianca aveva ordinato a diverse istituzioni dello Smithsonian di sottoporsi a una revisione completa delle loro mostre e dei loro programmi in vista del 250esimo anniversario degli Stati Uniti per garantire un perfetto allineamento con la visione della storia americana del presidente Trump.