Il ministro Katz sottolinea l'importanza strategica per la sicurezza delle alture del Golan e della Galilea
Il ministro della difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che l'esercito dello Stato ebraico manterrà le proprie posizioni sul versante siriano del Monte Hermon e nelle "zone di sicurezza" considerate necessarie da Israele per proteggere le comunità delle alture del Golan e della Galilea dalle minacce provenienti dalla Siria, definendola una "lezione chiave" dall'attacco del movimento islamista Hamas del 7 ottobre 2023.
Lo riporta il quotidiano in linea The Times of Israel. Katz ha affermato inoltre che Israele continuerà anche a difendere le comunità druse in Siria, che hanno subito violenze ricorrenti negli ultimi mesi.
Le sue dichiarazioni giungono dopo che l'inviato statunitense Thomas Barrack ha visitato Israele l'altro ieri per colloqui con il premier Benyamin Netanyahu su Siria e Libano, in seguito alle notizie secondo cui Gerusalemme sarebbe vicina a raggiungere un'intesa con Damasco.
Il leader siriano Ahmed al-Sharaa, conosciuto comunemente come Abu Mohammed al-Jolani, ha confermato ai giornalisti arabi che il suo governo è in trattative "avanzate" con Israele per un accordo di sicurezza, dichiarando al canale emiratino in arabo Sky News Arabic che qualsiasi accordo si baserebbe sulle linee di disimpegno del 1974. Al-Jolani ha sottolineato che, sebbene non sia il momento giusto per un trattato di pace, accetterebbe qualsiasi accordo che avvantaggi la Siria e la regione in generale.
Il canale televisivo israeliano Channel 12 (Keshet 12) ha riferito l'altro ieri che l'accordo emergente prevede la smilitarizzazione del versante siriano delle alture del Golan, il ripristino dell'esercito siriano bloccato nelle aree sensibili, il divieto di ingresso di armi strategiche in Siria e la creazione di un corridoio umanitario per Jabal al-Druze. In cambio, la Siria riceverebbe assistenza per la ricostruzione dagli Stati Uniti e dagli Stati del Golfo.