Estero

Missione USA in Libano per il disarmo di Hezbollah

Incontri istituzionali per discutere il disarmo dell'organizzazione paramilitare sciita entro il 2025

26 agosto 2025
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L'inviato statunitense Thomas Barrack e la sua vice, Morgan Ortagus, hanno cominciato stamani gli incontri istituzionali in Libano dopo essersi recati nei giorni scorsi in Israele e Siria.

Secondo media di Beirut, il presidente libanese Joseph Aoun ha accolto Barrack e Ortagus al palazzo presidenziale di Baabda. Obiettivo dei colloqui in Libano è la spinosa questione del disarmo di Hezbollah, organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese. Fa parte della delegazione americana anche il senatore Lindsay Graham, repubblicano e capo della commissione del Senato per le questioni finanziarie.

Prima dell'inizio degli incontri, Ortagus ha ribadito che Israele è pronta a fare un passo dopo l'altro con il governo libanese e che ora contano i fatti, non le parole. Ha anche specificato che gli Stati Uniti agiranno solo quando il governo libanese farà la sua mossa, in riferimento all'attuazione delle procedure per disarmare Hezbollah entro la fine dell'anno.

Il governo di Beirut ha adottato il 7 agosto scorso una "tabella di marcia", suggerita dagli Stati Uniti e che punta a disarmare Hezbollah entro la fine del 2025.

In un suo discorso ieri, il leader dell'organizzazione, Naim Kassem, ha ribadito il suo rifiuto di disarmare, ma ha aperto alla collaborazione con l'esercito libanese. Hezbollah condiziona il disarmo al ritiro delle truppe israeliane ancora presenti nel sud del Libano. Il governo israeliano afferma che ridurrà il suo contingente in Libano solo dopo passi concreti sul disarmo di Hezbollah.