I feriti, tutti tra i sei e i quattordici anni, sono almeno 14. Sei di loro versano in gravi condizioni
Per l'ennesima volta negli Stati Uniti la vita di almeno due bambini è stata stroncata dalle armi, a scuola, a tre giorni dall'inizio del nuovo anno accademico. E per l'ennesima volta i media hanno riportato la sparatoria minuto per minuto, la politica ha condannato un "atto orribile", le forze dell'ordine sono state dispiegate in massa. Tutto fino alla prossima strage, perché l'insensata ondata di violenza negli Stati Uniti sembra non fermarsi mai. Il teatro della nuova sparatoria è stata la scuola cattolica dell'Annunciazione, a Minneapolis, che accoglie bambini dalla materna alle medie.
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La polizia sul posto
In particolare la chiesa del complesso scolastico dove, alle 8.30 di mattina, gli alunni e gli insegnanti erano riuniti per partecipare alla messa prima dell'inizio delle lezioni. Un momento di serenità e raccoglimento, improvvisamente interrotto dal rumore assordante di decine di spari che provenivano da fuori. Il killer, un ventenne vestito di nero, ha colpito con un fucile e due pistole, facendo fuoco attraverso le finestre della chiesa, poiché non è riuscito a entrare. Ha colpito bambini al collo e alla schiena, hanno raccontato scioccati i testimoni. Due di loro sono morti, mentre erano seduti ai banchi e assistevano alla messa, a soli 8 e 10 anni. Altri 14 sono stati feriti e almeno sette sono in gravi condizioni. Hanno un'età che va dai 6 ai 14 anni. Colpiti anche tre adulti che sono stati ricoverati in ospedale.
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Abbraccio tra sopravvissuti
"Sono stata felice di vedere i bambini uscire illesi e salvi, ma solo l'espressione sui loro volti, le urla delle mamme che non sapevano dove fossero i loro figli", ha raccontato una testimone ai media. "Un atto deliberato di violenza contro bambini innocenti", l'ha definito la polizia. Dopo aver compiuto la strage il killer, che aveva con sé anche una specie di fuoco d'artificio artigianale per creare fumo probabilmente, si è suicidato. Di lui non si sa ancora nulla, forse era un ex studente o un ex impiegato della scuola. La polizia sta perquisando l'auto a bordo della quale era arrivato alla ricerca di qualsiasi indizio utile a capire le ragioni di un gesto così tremendo. Donald Trump ha chiamato il governatore del Minnesota ed ex avversario, Tim Walz. Una "tragica sparatoria, preghiamo per le persone coinvolte", ha detto il presidente americano. "Prego per i nostri ragazzi e insegnanti, la cui prima settimana di scuola è stata rovinata da questo orribile atto di violenza", ha scritto su X il democratico. "Non è possibile esprimere a parole la gravità, la tragedia o il dolore assoluto di questo momento", ha dichiarato in una conferenza stampa, il sindaco di Minneapolis, Jacob Frey, visibilmente provato dall'ennesimo atto di violenza nella città dove, solo qualche ora prima, c'era stata una sparatoria nella quale erano rimaste ferite sette persone.
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Un bimbo scampato alla tragedia
Dolore e vicinanza alle famiglie toccate dalla tragedia è stato espresso anche dalla senatrice dem del Minnesota, Amy Klobuchar. "Sono addolorata per la terribile violenza avvenuta questa mattina alla Annunciation Catholic School di Minneapolis", ha scritto su X. Anche il vice presidente americano Jd Vance ha detto di essere vicino alle vittime in un post sui social media sotto al quale qualcuno gli ha fatto notare con disappunto che una volta disse che "le stragi a scuola sono un fatto della vita". Era settembre di un anno fa e il senatore dell'Ohio era candidato alla vice presidenza. Il problema è che negli Stati Uniti le sparatorie nelle scuole sono, effettivamente, comuni. Secondo i dati Education Week, dall'inizio dell'anno ce ne sono state sette in altrettante scuole che hanno causato feriti o morti, mentre per il Gun Violence Archive, in generale quest'anno ci sono già state oltre 190 sparatorie di massa.
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Un prete con una superstite