Estero

Tensione tra Spagna e Israele dopo le accuse di Netanyahu

Madrid respinge le accuse di antisemitismo e chiede il cessate il fuoco a Gaza e l'accesso agli aiuti umanitari

11 settembre 2025
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Il governo spagnolo ha definito oggi "falsi e calunniosi" i commenti postati su X dall'ufficio del primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, nei confronti della Spagna, e sottolinea che "il popolo spagnolo è amico del popolo di Israele e del popolo di Palestina". Lo riferisce il ministero degli Esteri di Madrid.

"La Spagna rifiuta ogni forma di antisemitismo" e "con la stessa determinazione chiede il cessate il fuoco immediato della violenza senza fine a Gaza, l'entrata immediata degli aiuti umanitari bloccati attualmente da Israele e il rispetto dei diritti umani più elementari della popolazione palestinese", aggiunge.

A tal fine, conclude il comunicato, la Spagna continuerà a sostenere il lavoro delle Corti internazionali per chiarire quanto sta accadendo a Gaza dal 2023, incluse le indagini per crimini contro umanità.

Lunedì scorso, nella dichiarazione dal Palazzo della Moncloa per annunciare nuove misure per tentare di fermare "il genocidio a Gaza", il premier Pedro Sanchez aveva detto: "La Spagna, come sapete, non ha bombe nucleari, nemmeno portaerei e grandi riserve di petrolio. Noi da soli non possiamo fermare l'offensiva israeliana. Ma questo non significa che smetteremo di provarci. Perché ci sono cause per le quali vale la pena lottare, anche se non è soltanto nelle nostre mani la possibilità di vincerle".

"Una cosa è proteggere il tuo Paese e un'altra, molto diversa, è bombardare e uccidere per fame bambini innocenti", aveva detto il leader socialista parlando per la prima volta il termine "genocidio". "Questo non è difendersi, non è neanche attaccare, è sterminare un popolo indifeso e infrangere tutte le leggi del diritto internazionale", aveva denunciato.

Le sanzioni avevano provocato la dura reazione di Israele, bollate come un "attacco antisemita" di un governo "corrotto" dal ministro degli Esteri, Gideon Sa'ar, che aveva chiesto agli "amici di Israele nel mondo" di unirsi contro Madrid.