Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha deciso di non firmare e rinviare al Parlamento una controversa legge di riforma del codice penale che, secondo numerose ong, suscitava molte preoccupazioni in materia di diritti umani. Ne dà notizia Human Right Watch (Hrw) che con altre 19 ong firma un documento in cui plaude all'iniziativa del presidente egiziano esortando il Parlamento a "rivedere completamente la bozza".
La Camera dei Rappresentanti ha annunciato che convocherà una sessione d'urgenza il 1° ottobre sulla questione e ha invitato il primo ministro a esprimersi pubblicamente sulla proposta di legge.
"Nell'agosto 2024 - ricorda Hrw - la Camera dei Rappresentanti egiziana ha iniziato a discutere una bozza di Codice di Procedura Penale che, se fosse stata promulgata, avrebbe fatto arretrare di decenni il sistema giudiziario penale del Paese. Sebbene siano state apportate alcune piccole modifiche al testo prima della sua approvazione e votazione definitiva da parte della Camera nell'aprile 2025, le principali preoccupazioni in materia di diritti umani contenute nella legge sono rimaste".
Se trasformata in legge - precisa - "la bozza avrebbe ampliato significativamente i poteri dell'accusa, incluso il diritto di intercettare comunicazioni private ed emettere divieti di viaggio a tempo indeterminato e ordini di congelamento dei beni; avrebbe ampliato i poteri giudiziari della polizia; avrebbe consentito perquisizioni domiciliari senza mandato; avrebbe limitato l'accesso degli avvocati difensori ai fascicoli e agli atti delle indagini, interferendo con la capacità degli avvocati di difendere i propri clienti; avrebbe normalizzato e ampliato i procedimenti giudiziari a distanza, lasciandoli alla discrezione di pubblici ministeri e giudici senza giusta causa o garanzie di giusto processo; e avrebbe posto limitazioni alla capacità di giornalisti e organizzazioni della società civile di condurre un adeguato monitoraggio dei processi.
"Sebbene il disegno di legge si proponesse di ridurre i limiti massimi della custodia cautelare, i limiti rivisti non limiterebbero il potere dei pubblici ministeri di estendere la custodia cautelare abusiva senza controllo giudiziario, né di istituire misure volte a contrastare la pratica ricorrente della rotazione, che aggira i limiti dei periodi di custodia cautelare aggiungendo un imputato a più casi pressoché identici, riavviando così il conto alla rovescia della custodia cautelare a tempo indeterminato". A opporsi al testo in questi mesi sono state anche diverse organizzazioni della società civile egiziana e internazionale, i sindacati egiziani degli avvocati e dei giornalisti, un folto gruppo di rappresentanti delle Nazioni Unite, esperti e rappresentanti politici di tutto il mondo.