In un contesto di incertezze politiche europee, le due nazioni hanno condiviso una visione comune per rafforzare la competitività, la sicurezza e la coesione dell'Unione Europea. Ad aprire l'evento è stato Enrico Letta, ex premier e presidente dell'Istituto Jacques Delors, che ha sottolineato l'importanza di un "impulso forte da parte di Italia e Spagna" per dare nuova spinta all'Europa. Secondo Letta, "è il momento in cui possono fare davvero la differenza", in un contesto europeo debole che rischia di restare immobilizzato, se non si agirà con decisione per garantire un post-Next-Generation Eu.
L'ex premier ha messo in evidenza l'urgenza di politiche europee efficaci, capaci di sostenere la competitività e la sicurezza, ricordando che "le politiche nazionali non sono sufficienti senza una visione comune europea".
Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha dato continuità al discorso, mettendo in luce la necessità di un'azione rapida e concreta. "È fondamentale lavorare insieme per dare una visione chiara e immediata all'Europa, su temi centrali come la competitività, l'energia e la burocrazia", ha detto Orsini. La burocrazia, in particolare, rappresenta "il fardello più pesante", un ostacolo alla rapidità di esecuzione delle politiche industriali europee. Orsini ha, inoltre, evidenziato la centralità del costo dell'energia come fattore determinante per la competitività delle imprese italiane. "Se l'energia costa tre o quattro volte in più rispetto ad altri Paesi, non saremo mai scelti per nuovi investimenti". ha detto il presidente di Confindustria.
Sul fronte della sicurezza nazionale, il leader degli industriali ha rilevato la necessità di sviluppare infrastrutture energetiche più moderne, incluse quelle per l'idrogeno. E ha ribadito l'importanza della difesa, indicando come l'alleanza fra Italia e Spagna possa essere un motore "per influenzare l'Europa in una chiave di sviluppo positivo".
Infine, Antonio Garamendi, presidente della Ceoe, ha rafforzato il concetto di unità tra Italia e Spagna, parlando di "una relazione sempre più forte" e delle sfide comuni, come l'integrazione del mercato energetico europeo, la modernizzazione delle infrastrutture e delle reti europee di distribuzione elettrica. Ma anche della necessità di un mercato europeo unico di capitali, di politiche di difesa più coese e della protezione delle imprese, a partire da una maggiore sicurezza giuridica.