Pechino ha attribuito alle Filippine tutta la responsabilità della collisione tra due imbarcazioni avvenuta oggi nel Mar cinese meridionale, respingendo quanto dichiarato da Manila secondo cui una nave cinese avrebbe "speronato" una governativa nelle acque contese.
Il portavoce della guardia costiera cinese Liu Dejun ha riferito che l'incidente è avvenuto quando la nave filippina "ha ignorato i ripetuti severi avvertimenti della parte cinese e si è avvicinata pericolosamente. La piena responsabilità ricade sulla parte filippina", ha aggiunto Liu in una dichiarazione in linea.
"Senza l'autorizzazione del governo cinese", le navi governative filippine 3002 e 3003 si sono introdotte "illegalmente nelle acque adiacenti" di Tiexian Jiao (la secca di Whitsun), nella provincia cinese di Nansha Qundao.
"Alle 9:19 locali (3:19 in Svizzera), nonostante i ripetuti severi avvertimenti della parte cinese, la nave filippina 3003 si è avvicinata pericolosamente alla nave 21559 della guardia costiera cinese, impegnata in una normale missione di polizia, causando una collisione. La responsabilità ricade interamente sulla parte filippina. La guardia costiera ha adottato le necessarie misure di controllo contro le navi filippine in conformità con la legge e le ha espulse, con operazioni in loco professionali, conformi agli standard, legittime e legali", ha indicato Liu.
La Cina "ha una sovranità indiscutibile su Nansha Qundao, inclusa Tiexian Jiao, e sulle acque adiacenti. L'azione delle Filippine ha gravemente violato la sovranità territoriale della Cina, la Dichiarazione sulla condotta delle parti nel Mar cinese meridionale e minato la pace e la stabilità" regionali.
Il portavoce ha esortato Manila a "cessare immediatamente le violazioni e le provocazioni" e ha ribadito che la guardia costiera "svolgerà attività di tutela dei diritti e di applicazione della legge nelle acque sotto la giurisdizione cinese, in conformità con la legge".