Giunti dal Kosovo, dalla Macedonia del Nord, dalla Valle di Prescevo in Serbia, e dal Montenegro, migliaia di albanesi si sono riuniti questa sera sulla piazza centrale di Tirana in una manifestazione di protesta per chiedere il rilascio dei 4 ex comandanti dell'Uck (Esercito di liberazione del Kosovo).
I quattro, trattenuti dal 2020 all'Aia dal Tribunale speciale per i crimini dell'Uck, con l'accusa di crimini di guerra nel 1998-1999, sono Hashim Thaçi (ex presidente della Repubblica), Jakup Krasniqi, Kadri Veseli e Rexhep Selimi.
La manifestazione di protesta è stata organizzata dall'associazione dei veterani di guerra del Kosovo, per chiedere il rilascio dei loro leader arrestati "con accuse prefabbricate". Dal grande palco, situato a fianco della statua dell'eroe nazionale Skenderbeu, e con nello sfondo un enorme schermo con le foto dei 4 ex comandanti, l'ex presidente albanese della Repubblica Alfred Moisiu, 96 anni, ha dichiarato che "il sangue versato per la libertà del Kosovo non potrà essere calpestato. La giustizia deve fare giustizia".
Dopo di lui è toccato ad Ali Ahmeti, noto esponente politico degli albanesi della Macedonia del Nord, a rivolgersi alla folla, che sventolava bandiere con i simboli dell'Uck. "Gli albanesi del Kosovo hanno lottato per proteggere le loro terre dai serbi, E non potrà esserci la parità fra l'aggressore e chi invece ha lottato per la libertà", ha sostenuto Ahmeti.
Anche se non ha preso parte alla manifestazione "per non politicizzarla", il premier albanese Edi Rama ha diffuso sul suo profilo Facebook immagini dalla piazza e le foto dei 4 ex comandanti accompagnata dalla scritta "La libertà ha un nome". Mentre il capo dello Stato Bajram Begaj, sempre su Facebook, ha sottolineato che "L'Uck è la fierezza della storia della nostra nazione".
Assenti invece rappresentanti del governo del Kosovo, mentre tra la folla c'era il sindaco di Pristina, il quale aveva messo a disposizione gratuitamente anche dei pullman per i veterani della guerra.