Estero

Reeves viola le norme su affitti, tegola per Starmer

30 ottobre 2025
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Rischia di costare cara alla cancelliera dello Scacchiere britannica, Rachel Reeves, una violazione delle norme sulla gestione degli immobili: la ministra delle Finanze, come aveva svelato per primo il tabloid Daily Mail, non ha ottenuto una licenza di locazione quando l'anno scorso ha messo in affitto la sua casa di famiglia a Dulwich, nel sud di Londra, per trasferirsi al numero 11 di Downing Street, residenza del titolare del Tesoro.

Reeves ha ammesso "l'errore involontario" e si è scusata in una lettera inviata al premier laburista Keir Starmer. Ma questo non ha evitato lo scatenarsi di una bufera sulla già fortemente contestata cancelliera, che si prepara a lanciare il 26 novembre una manovra finanziaria all'insegna di temuti aumenti delle tasse e tagli alla spesa pubblica.

Starmer, già in profonda crisi di consensi e sotto pressione nei più diversi dossier, dall'economia all'immigrazione, ha difeso la sua ministra chiave, dichiarando nero su bianco che la "questione può dirsi chiusa" dopo aver consultato sir Laurie Magnus, advisor indipendente di Downing Street chiamato a sorvegliare il rispetto della condotta dei membri del governo, secondo cui non serve un'indagine in merito poiché la cancelliera ha immediatamente chiarito la sua posizione e agito per richiedere la licenza mancante.

A suffragare questa decisione il fatto che Harvey Wheeler, l'agenzia immobiliare londinese a cui Reeves si era rivolta per affittare la sua proprietà, si è scusata con lei per non aver richiesto la licenza. Mentre la leader dell'opposizione conservatrice, Kemi Badenoch, ha invocato l'immediato avvio dell'indagine "negata" sul caso, sottolineando che se un ministro viola le regole non può restare in carica.

Reeves rischia fra l'altro una sanzione dal consiglio municipale di Southwark, quartiere dove si trova la sua casa di famiglia, che richiede ai proprietari di casa di registrarsi pagando 945 sterline per la licenza di locazione.

C'è il precedente devastante in termini politici di Angela Rayner, costretta a dimettersi da tutti i suoi incarichi - vicepremier, ministra per l'Edilizia e pure vice leader del Labour - per aver pagato meno tasse del dovuto sull'acquisto di una casa al mare, con tanto di conseguente ampio rimpasto di governo. Le conseguenze di quanto accaduto a inizio settembre hanno avuto anche ripercussioni recenti: con l'elezione di una nuova numero due del partito di maggioranza, Lucy Powell, che rappresenta una spina del fianco per il moderato Starmer, in quanto l'ex ministra è esponente dell'ala nota come 'soft left' all'interno del Labour.

Tutto questo avviene mentre Reeves si prepara a lanciare una manovra in cui, per colmare un buco nelle finanze pubbliche stimato tra i 20 e i 30 miliardi di sterline, potrebbe anche, come affermano alcuni media, intervenire direttamente con un aumento dell'imposta sul reddito, violando così le promesse fatte in campagna elettorale da sir Keir di non introdurre rincari fiscali per i lavoratori. E chiedere sacrifici ai britannici, con una credibilità compromessa per non aver rispettato una regola basilare per chi affitta una casa, potrebbe ancor di più aggravare la già traballante situazione della cancelliera e del primo ministro.