Intervenuto a Belém in rappresentanza del re Carlo III ha chiesto coraggio e cooperazione; il Regno Unito è presente con Starmer, Miliband e Sadiq Khan
Il mondo è di fronte a un "momento cruciale" sulla questione dell'emergenza climatica: occorrono "coraggio e cooperazione" da parte delle leadership dei vari Paesi. Lo ha detto il principe William, erede al trono britannico, intervenendo alla CoP30 di Belém, in Brasile, la conferenza dell'ONU sul clima, in rappresentanza di suo padre, re Carlo III, capo di Stato del Regno Unito.
"Ci riuniamo oggi qui, nel cuore dell'Amazzonia — ha sottolineato nel suo appello il principe di Galles — in un momento cruciale della storia umana che richiede coraggio, cooperazione e un impegno risoluto per il futuro del nostro pianeta".
William, che ha ereditato da re Carlo — pioniere dell'ambientalismo — una marcata sensibilità ecologica, è giunto a Belém nell'ambito di una visita di cinque giorni, senza la consorte Kate, segnata già ieri dalla consegna a Rio dei riconoscimenti dei Premi Earthshot 2025: sorta di Nobel per l'ambiente di cui è patrono.
Alla CoP30, il Regno è rappresentato fra gli altri anche dal premier laburista Keir Starmer, il quale ha deciso di partecipare dopo aver annunciato un iniziale forfait che aveva indignato i movimenti ecologisti; presente anche il ministro per l'Energia e il Net Zero, Ed Miliband, e il sindaco di Londra, Sadiq Khan.