laR+ I dibattiti

Piazza Grande: due pesi, due misure

Nella sua ultima seduta il Consiglio comunale di Locarno ha approvato la revisione dei regolamenti sull’uso del suolo pubblico. Tra le modifiche: una lieve riduzione delle tariffe per le terrazze dei ristoranti e un aumento di quelle per il mercato settimanale, con un minor incasso stimato in circa 55’000 franchi.

Memore dei vantaggi concessi in passato a grandi eventi commerciali, la Sinistra Unita – che infine si è astenuta – aveva presentato un emendamento volto a fare chiarezza sull’attribuzione delle esenzioni di tassa e a bilanciare questa riduzione fiscale. Concretamente, l’emendamento proponeva di riservare la gratuità del suolo pubblico esclusivamente alle attività senza scopo di lucro. Per quelle commerciali, restava la possibilità di riduzioni temporanee, ma solo a fronte di un interesse pubblico evidente. Una proposta equilibrata, che riconosceva l’importanza di sostenere iniziative di valore ma intendeva impedire trattamenti di favore eccessivi e ingiustificati.

Eppure, il Municipio ha deciso di non sostenerla. L’emendamento è stato così respinto, contando solo sull’appoggio di Sinistra e Verdi. Singolare e contraddittoria la motivazione addotta dall’Esecutivo: secondo loro, l’emendamento avrebbe concesso “troppo potere decisionale” al Municipio stesso. Una giustificazione paradossale, visto che proprio l’obiettivo era quello di fissare criteri più chiari e stringenti per limitare la discrezionalità nelle esenzioni. Ancora più sconcertante è l’incoerenza rispetto a quanto dichiarato dalla Capodicastero in difesa del resto del messaggio: in aula, ha giustificato la revisione tariffale parlando di “giustizia fiscale” e di “responsabilità nell’uso dello spazio pubblico”. Principi condivisibili, ma smentiti dal rifiuto di un emendamento che li avrebbe finalmente messi nero su bianco.

Questa decisione conferma un’impostazione politica sbilanciata: mentre gli esercizi pubblici continueranno – giustamente – a pagare per le loro terrazze, si mantengono esenzioni totali per grandi manifestazioni commerciali che per mesi occupano Piazza Grande con strutture invasive, versano le imposte altrove e a Locarno lasciano le briciole. Certo, eventi come Winterland generano indotto. Ma non lo generano forse anche i bar con musica dal vivo o i ristoranti che investono in arredi accoglienti e valorizzano la città? Nessuno di loro riceve simili trattamenti di favore. È questa la giustizia fiscale a cui il Municipio dice di ispirarsi?

La Sinistra Unita continuerà a battersi per una gestione equa e trasparente dello spazio pubblico e per una fiscalità senza privilegi.